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mercoledì 15 giugno 2011

stanno tutti bene? dedicato ai Consiglieri giovani.

Salve amici, è un po che non scrivo, i fatti di queste ultime due settimane li conosciamo tutti.
Iniziando questo post, faccio i complimenti a tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita del referendum, quattro SI, quorum raggiunto, e grande soddisfazione. Grazie di cuore per aver preso coscienza, una coscienza partecipativa e democratica, Grazie ancora.
Questo post è dedicato al nostro consiglio comunale ed in particolare ai Consiglieri giovani. Il rinnovamento della politica nazionale e nello specifico in quella  locale, ha fatto in modo che il popolo riconoscesse nella figura dei giovani il futuro della politica. Spazio ai giovani, essi pieni di iniziative, scolarizzati, forti della conoscenza della rete, anno trovato spazio nel fantastico mondo della politica. Il Popolo li ha scelti con fiducia mettendoli alla prova, forse votati dai loro stessi coetanei. I giovani paladini di legalità e giustizia. I giovani a cui faccio riferimento sono quelli che fanno parte del Pubblico Consesso. Forse non tutti sanno che, il consiglio comunale di Caltanissetta è composto da ben 30 Consiglieri. 10 (dieci) di essi sono giovani, anno meno di 37 anni di età fino ad un minimo di 22. Conosciamoli: Nicosia anni 32, Aiello anni 29, Lovetere anni 34, Falzone anni 22, Campisi anni 25, Bruzzaniti anni 28, Montagnino anni 27, Adornetto anni 30, Middione anni 35, Margherita anni 25. Sono giovani ed quasi tutti alla prima esperienza politica,  tutti di buona famiglia, quasi tutti con un titolo di studio e, ben conosciuti in Città. 
I fatti di questi giorni ci portano a fare una riflessione politica su una iniziativa di un Consigliere giovane, il Consigliere Vito Margherita MPA , esso ha presentato una mozione di sfiducia indirizzata al Sindaco Michele Campisi. Nulla di eccepibile, grande gesto di coraggio, ma sicuramente inutile. Osservando da tempo tutti i consigli comunali mi sono accorto che il Pubblico Consesso e manovrato da 4/5 elementi, che a mio avviso chiamerei elementi di disturbo, essi tengono in scacco l'intero consiglio comunale, intervenendo tre o più volte nella stessa seduta, facendo interventi che arrivano anche a 45 minuti, (fatti personali, mozione d'ordine ecc. ecc) e quasi sempre si attorcigliano in discussioni inutili, come ad esempio, l'inchiostro con cui si scrivono i documenti o mancanza di virgole e bolli sugli stessi. I consiglieri anziani ( i volponi della politica Nissena) chiedono a voce le dimissioni del Sindaco da molto tempo, ma mai nessuno ha preso l'iniziativa ufficiale, l'unico consigliere a farlo è stato il Consigliere Margherita, che in maniera ingenua ha presentato quasi a titolo personale una mozione di sfiducia, il quale è l'unico firmatario. Nessuno ha firmato, anzi, hanno preso le distanze sia dalla mozione che del povero Margherita,. Ritornando ai giovani devo dire che sono molto deluso dal loro operato, la maggior parte di loro non sa nemmeno come mai si trovi in quell'aula. Dopo il fallimento dell'amministrazione Comunale ( Sindaco e Giunta) che boccheggiano all'interno del Palazzo come pesci nell'acqua torbida, responsabili o irresponsabili, incapaci di risolvere problemi come, servizi sociali, verde pubblico, impianti sportivi, urbanistica, giovani, anziani, asili nido, la SCAT, l’emegenza rifiuti, l’universita, la carenza di personale,  i vulcanelli,  il centro storico, il sultano, il Settembre Nisseno, e per finire gli incarichi ad esperti super pagati. Tutto questo si chiama disastro, e se poi ci mettiamo che il nostro Capoluogo su trova all'ultimo posto a livello Nazionale per vivibilità e lavoro, possiamo dire a chiare lettere che siamo nella Cacca. 
Questi giovani che ammiravo tanto, essi che sono il nostro futuro, forse presi dal loro benessere, e distratti dalle vere problematiche sociali, non si accorgono che la nostra Città sta morendo. 
Certo che in un capoluogo come Caltanissetta che vanta un tasso di disoccupazione del 40 % ( 4 su 10 non anno lavoro ), fare il consigliere è come lo zucchero che non guasta la bevanda. Ebbene si, 1.300,00 Euro al mese per un giovane consigliere sono tanti. E citando la frase di un noto film Kirk Jones con Robert De Niro, STANNO TUTTI BENE.
 Osservandoli nelle sedute, questi giovani sono statici, fermi, immobili, girano per l'aula chiedendo agli anziani cosa devono fare, quasi imbarazzati e disorientati, zitti, muti, annoiati e molte volte assenti. Un consigliere giovane di sicuro non ha interessi personali, ma non ha l'esperienza di capire il disaggio popolare. L'unico atto di un giovane consigliere, (Margherita) è stato oscurato anche dai giovani. Questa città sta morendo e con essa anche i loro giovani. Penso che sulle emergenze sociali e su tutti i problemi della Città non ci dovrebbero essere colori 
politici, e ne schieramenti, ma si dovrebbe stare compatti sotto 
un'unica bandiere, la bandiera del nostro e del loro futuro, IL PARTITO DEI GIOVANI.
Chiudendo questo post alla solita maniera e doveroso dire:
Ma io mi domando e dico: STANNO TUTTI BENE?

domenica 29 maggio 2011

i bambini sono la voce della verità? Differenziamoci.

 Salve amici, questo post è dedicato ai bambini, ed in particolare al mio di bambino, Francesco alunno della 5° B della Lombardo Radice (Palmintelli).
Faccio i complimenti a chi ha organizzato l'evento per sensibilizzare nelle scuole la raccolta differenziata.
A tal proposito vorrei fare un paio di considerazioni in merito: essere sensibili ed a favore sulla raccolta differenziata è cosa giusta, come aveva detto la Sig. Carla Poli del centro riciclo Vedelago, la spazzatura è una risorsa e non va buttata. 
Fare una raccolta differenziata senza che si riutilizzi la "risorsa" non ha senso.
Vorrei ricordare ai nostri amministratori, che il percorso verso la differenziata è obligatorio, non è un capriccio del Movimento 5 Stelle o di qualche ambientalista incallito, ma è semplicemente una normativa Europea che ci impone il ragiungimento  in  del 65 % entro il 2012.
Penso che a Caltanissetta tutti hanno capito che dobbiamo cambiare rotta, non si possono riempire buche di prorpietà di privati chiamate comunamente discariche, tutti hanno capito che bisogna organizzarsi per il raggiungimento dell'obiettivo.
Differenziare ma anche riciclare, un connubio indivisibile.
Il riciclo è indispensabile per far fronte alla raccolta porta a porta.
Io come è noto faccio parte del Movimento 5 Stelle Caltanissetta, e come si vede dai filmati qui sotto, abbiamo portato a caltanissetta il marzo scorso una "piccola" Signora del comune di Vedelago provincia di Treviso.
La signora ha fatto la sua fortuna e quella dei suoi concittadini, realizzando il CENTRO RICICLO VEDELAGO, la trasformazione della risorsa in oggetti utili per la comunità, (arredi da giardino, dissuasori per le carreggiate, contenitori tavoli sedie e persino sabia per costruire piu leggera di quella delle cave e più ecologica).
Riciclare significa, posti di lavoro, occupazione, industria, energia, e sopratutto abbassare il costo della tassa sui rifiuti.
Tutti sanno, anche i bambini delle scuole primarie, sentire mio figlio che mi spiega la filiera di recupero della Sicula Ciclat.coop che in piccolo si occupa di separare e gestire la differenziata nel comune di San Cataldo, mi ha emozionato.
Sembra quasi un paradosso, prendiamo a caso la mia famiglia, mia mamma che abita a Santa Barbara, quantiere a pochi chilometri da Caltanissetta, dove si fa la differenziata porta a porta, lei,  ligia al dovere come tutti gli abitanti lo fa con accuratezza e scrupolosità, mio figlio a dieci anni ha capito l'importanza della differenziata,
ma io mi domando e dico: anziani e bambini lo sanno, tranne che Lui, Loro, Essi: gli amministratori con a capo il Sindaco.
Spero che questo sia di esempio per questa classe politica che si ostina a risolvere problemi a breve scadenza, come reperire denaro per pagare gli operai, ma al mese successivo siamo dinuovo punto e a capo.
Grazie a tutti quelli che come mè portano avanti il progetto di recupero delle risorse.
Grazie Francesco per come stai crescendo.
Ma io mi domando e dico: i bambini sono la voce della verità. 
Ps: qui di sotto troverete il tema di mio figlio, che è stato premiato con un 10 e lode e bacio in fronte, oltre che a due biglietti per l'acqua park e buoni spesa, il link del Giornalenisseno dove c'è pure una piccola intervista, ed in fine, quattro video che spiegano meglio quello che ho scritto.

 La Sicilia 
  • Sabato 28 Maggio 2011
  • Caltanissetta,
  • pagina 38
«Differenziamoci», pioggia di premi Consegnati i riconoscimenti per numerosi alunni
del plesso elementare Lombardo Radice
Si è concluso con la premiazione degli oltre cento alunni dell'elementare Lombardo Radice, il progetto "Differenziamoci" promosso dalla società Uno@Uno Differenziata srl e Centro Ascolto del Disagio Sociale della Provincia di Caltanissetta e dall'Ato Cl1.
Ieri mattina, il liquidatore della società d'ambito, Elisa Ingala, si è recata in alcune classi per ringraziare i bambini per il lavoro svolto e per l'esempio che hanno dato con il loro impegno, un impegno - è stato sottolineato - che dovrebbe essere seguito dagli adulti. La dott.ssa Ingala ha invitato gli alunni dell'istituto scolastico Lombardo Radice a diffondere a tutti il messaggio che la raccolta differenziata è un dovere verso l'ambiente e verso la città, utile a rendere sempre più vivibile la nostra città, pulire l'ambiente e dare un futuro migliore alle generazioni che verranno. I bambini più virtuosi che hanno raccolto la maggior quantità di rifiuto differenziato sono circa 30, ma i premi sono andati a tutti i bambini che hanno partecipato all'iniziativa.
L'istituto scolastico ha raccolto 880 sacchetti di carta e 836 di plastica, per un totale di circa 3,3 tonnellate di cui sono 2,4 tonnellate di carta. I bambini hanno ricevuto molti ingressi gratuiti all'Acquapark Pian del lago di Caltanissetta, un weekend per 2 adulti e 2 bambini a Piano Torre Park Hotel a Isnello sulle Madonie, una festa per 30 bambini a Partylandia, in via La cittadella; 3 cene per 2 adulti e 2 bambini al ristorante Vecchio pozzo e una visita didatti
ca guidata alla Coop. Soc. GeoAgriturismo.




Relazione tema.
VISITA A SICULA CICLAT. COOP ATO CL1 NISSAMBIENTE
In quest’ultimo periodo la mia classe ha aderito ad un progetto chiamato “DIFFERENZIAMO” per abituarci a differenziare i rifiuti.
Stamattina siamo andati alla SICULA CICLAT.COOP un’azienda che si occupa della raccolta differenziata:
dentro un capannone c’era un impianto per compattare questi rifiuti , poi caricati sui camion ed essere portati in ditte specializzate per il riciclaggio.
Sul nastro trasportatore i rifiuti ( nel nostro caso carta e cartone ) venivano trasportati dentro un compattatore e uscivano balle.
Dopo la Sicula Ciclat.coop siamo stati all’Ato CL1 NISSAMBIENTE che è l’azienda che si occupa della pulizia della nostra città. Qui ci hanno spiegato che loro raccolgono i nostri rifiuti e poi li portano presso aziende specializzate per il riciclaggio ( Sicula Ciclat.coop) e quelli che non possono essere riciclati vanno portati in discarica.
Io non avevo mai visto impianti che gestiscono rifiuti ma ora ho capito che è molto importante “differenziare” perché manteniamo più pulito l’ambiente, sfruttando meno la natura e cosi ci possiamo godere la nostra natura più a lungo.
Mia madre ha sempre fatto la raccolta differenziata ma io non capivo il perché, ma già da ora mi impegno a “differenziare” sempre e a trasmettere agli altri l’importanza della raccolta differenziata.
 
Francesco Falzone
Alunno della 5B Lombardo Radice Caltanissetta.









 
 

 



venerdì 29 aprile 2011

essere o non essere dove sta il problema? la guerra dei Ruoli.


Salve Amici, dopo il post dedicato al Cristo Nero Protagonista della Settimana Santa Nissena, è il caso di dire, con gioco di parole, che a Caltanissetta “ Santa na Simana”  (è saltata una settimana).
Si ricomincia, con i problemi locali e nazionali.
Incomincio nel dire che mi trovo in uno stato confusionale, il tema di oggi sono i RUOLI .
Ieri come ogni giovedì, non mi faccio mancare la puntata di Annozero , condotta da Santoro, forse sarà il nome ma a me ricorsa un tizio che demolisce  le automobili.  Si, amici il picconatore demolitore mediatico ieri ha dato molto spazio allo Zio Beppe Grillo, ben 18 minuti televisivi, che visti i tempi, e visto che siamo in campagna elettorale sono una eternità.
La confusione mi è venuta guardando Grillo, noto comico televisivo e teatrale, che ha dato il meglio di sé nell’attaccare e riprendere Santoro, invitandolo a chiudere il programma, ed a non invitare nessun “morto” della politica sia di destra che di sinistra o di centro. Ho visto un Grillo agitato quasi al limite nel farsi scoppiare le  coronarie.
Mentre che guardavo la puntata di Annozzero , riflettevo sul fatto che in Italia si fa tutto e al contrario di tutto, siamo abituati a vedere gente che passa una vita a studiare per diventare avvocato, e poi alla fine fa il bagnino stagionale in spiaggia, gente che da operaio, imprenditore  o impiegato fa il Deputato,  Ministri dell’agricoltura che non hanno mai piantato un fiore e riformati dal servizio militare che hanno cariche di Ministro alla Difesa, lo stesso Dipietro Magistrato e Pm,  se non ricordo male nel governo Prodi  faceva il Ministro dell’infrastrutture.
Insomma si  pensa di fare tutto ed il contrario di tutto.
Ma  a completare l’opera del contrario ci sono tre personaggi  dello spettacolo che si alternano i ruoli.
I tre sono:

Beppe Grillo che da comico fa politica, ha creato un movimento dal basso dove mette i cittadini al di sopra di tutto, creando il detto che uno vale uno, cosa che a mio modesto parere condivido con eccezione, in quanto vederlo a casa sua intervistato da una splendida giornalista metteva in mostra il suo ufficio pieno e stracolmo di libri che orgogliosamente faceva vedere, ha persino cantato,  accompagnandosi  al  pianoforte, suonandolo egregiamente.
Zio Beppe uomo colto e di cultura, lui capace di capire cosa sia una centrale nucleare, lui che sa tutto di economia, lui che sa tutto di tutto, quasi non riesco a capire come faccia a mettere tutto questo materiale dentro un unico cervello.
Ieri sera lo Zio Beppe ha sparato  “merda” a go go sulla Politica ed economia senza distinzioni di simboli.
Guardandolo, e sentendolo parlare  convinto più che mai, lo ammiravo quasi con devozione, ma un dubbio subito mi è venuto in mente.
Io faccio parte dello stesso movimento, il Movimento 5 stelle “i Grilli Nisseni” dove si cerca di migliorare il nostro essere Cittadini.
Il movimento non ha statuto, non ci sono leader, tutti siamo uguali, uno vale uno.
Esso è composta da due Porta voci, un Garante, un Segretario, e vari responsabili di logistica.
Di solito è l’assemblea che decide, a maggioranza Democratica, (ovviamente, c’è da fare tutto un discorso su questo), il Porta Voce poi ha il compito di rappresentare l’assemblea, (cosa molto difficile e delicata), il tutto sotto l’occhio vigile del Garante, che assomiglia un po’ ad un Presidente della Camera super pater,  in fine il Segretario che organizza riunioni e fa di  moderatore.  Ogni persona ha un ruolo.
Ma io mi domando e dico: come faccio io povero ed ignorante mortale a valere quanto a Grillo?
Ma io mi domando e dico: un uomo che mediamente legge 300 libri all’anno, che si informa sulla rete dalla mattina alla sera, di quello che succede in questo Paese e nel mondo, come può essere uguale ad uno come me che “ignorante” , a stento riesco a leggere un quotidiano al bar mentre faccio colazione, e non capisco nulla di Politica, possa valere quanto a Grillo?
Ma io mi domando e dico: il mio voto da “ignorante” vale lo stesso voto in un’assemblea di luminari ed illuminati?

Ma io mi domando e dico: l’Italia ha bisogno di un comico per cambiare il volto Politico di questo paese?

Un altro comico ed attore proprio oggi ha mandato una lettera aperta al giornale IL FATTO QUOTIDIANO , il comico in questione non è nuovo a prendere posizioni politiche e referendarie, sto parlando di Adriano Celentano.
Leggendo la lettera aperta sul sito del giornale, sono rimasto quasi scioccato dalle parole del Comico, egli ha sparato talmente “merda” sulla politica che al confronto Grillo, e come se avesse sparso deodorante.
Celentano, invita i FASCISTI, COMUNISTI, GENTE COMUNE, LAVORATORI PRECARI, ad andare a votare per i tre SI al referendum del  12 e 13 giugno, invitando la popolazione a far cambiare le sorti di questo Paese, anche a costo di ritrovarsi con le sedi dei seggi chiusi, invita tutti ad andare ugualmente, magari scrivendo la nostra preferenza dei 3 SI e lasciandola sul marciapiede del Seggio (chiuso) , così da ritrovare 40.000 foglietti l’indomani per strada.
Ma io mi domando e dico: anche lui da comico si interessa di Politica?
Ma io mi domando e dico: ma se le sedute Parlamentari si svolgessero in  teatro non sarebbe meglio?

Concludendo la triade, non mi resta che elencare l’ultimo comico, il più grande, anzi il più piccolo, il Nano da “circo mediatico” l’unico uomo al mondo che riesce a sdrammatizzare su tutto, anche su le più grandi catastrofi naturali, l’uomo televendita , l’uomo delle barzellette.
Silvio Berlusconi, colui che scambia ogni sorta di riunione istituzionale, per una puntata di “la sai l’ultima”.
Ebbene si, qui si consuma il paradosso il politico si fa comico.
Tutto e al contrario di tutto, anche i referendum.

Ma io mi domando e dico: anche i referendum  sono al contrario, si vota SI per dire NO (!)

Ma io mi domando e dico: Contro il NUCLEARE Contro la PRIVATIZZAZIONE dell’ACQUA Contro il LEGITTIMO IMPEDIMENTO, non era più logico votare il NO?
Troppo facile, in questo paese fatto di paradossi e contraddizioni.

Chiudendo questo capitolo Nazionale, voglio mettere una “massima” che potete anche chiamare “minima”:

Se vuoi cambiare il tuo Paese, devi cambiare la tua Città, e se vuoi cambiare la tua Città devi cambiare te stesso.
E, a proposito di Città proprio in questo momento si sta consumando in questa città (Caltanissetta) che chiamerei Calma-nissetta il dramma munnizza, aumento sproporzionato del 46% che a mio avviso si pagherà, mancano 32 giorni alla scadenza e, tutto tace, non potevano che mancare i salvatori della patria, (i Partiti politici che hanno combinato tutto questo casino) che mischiandosi alla gente comune si immolano a paladini della salvezza.
Un altro cambio di ruoli si sta consumando, chi ha permesso che il Comune di Caltanissetta si trovi sulla crisi di un fallimento finanziario, oggi siede al tavolo con i cittadini Nisseni, quasi dispiaciuto dell’accaduto. Il carnefice si fa vittima, ma come se non bastasse la vittima si fa carnefice.
Si signori, è un gioco che si faceva da bambini, il nascondino.
Crei la situazione drammatica per poi risolverla da paladino della Giustizia e della democrazia, arriva uno dei partecipanti al gioco e, “TANA LIBERI TUTTI” .
Chiudendo questo post, alla maniera di  William Shakespeare, con la morte in mano, finisco dicendo,
ma io mi domando e dico: essere o non essere dove sta il problema?
Forse nei Ruoli?

venerdì 22 aprile 2011

è gridammu tutti !!! - VIVA LA MISERICORDIA DI DIU -



Salve amici, siamo arrivati al Venerdì Santo, questo post lo dedico al Patrono della Città di Caltanissetta, il Cristo Nero Signore della Città.
Si amici non vi stupite se chiamo Patrono il Cristo Nero, forse non tutti sanno che a Caltanissetta c'è un Protettore ed un Patrono, il primo "Protettore" è San Michele Arcangelo, egli fu eletto protettore dalla stessa cittadinanza perché sconfisse la peste in città.
Il "Patrono" cioè il Cristo Nero (in latino patronus = "protettore", da pater = padre), simulacro ligneo di colore nero risalente al 1600 fu proclamato dalla cittadinanza nissena Signore della Città.
Oggi per me è un giorno importante, oggi riverso il mio credo in questa giornata, sono orgoglioso di fare parte dei Fogliamari, (Il piccolo Crocifisso è stato, infatti, ritrovato in una grotta, tanto tempo fa, tra due candele, delle quali il fumo é stato ritenuto responsabile dell'annerimento del corpo di Gesù, da alcuni "fogliamari". In antichità i fogliamari erano coloro che raccoglievano le verdure selvatiche per poi venderle e mantenere con i soldi ricavati le loro famiglie che a quel tempo erano molto numerose. La particolarità della loro raccolta era, tuttavia, il fatto che essa avveniva accompagnata da una sentita ladata al Signore). Lo era il papà di mio nonno, lo fu mio nonno paterno, ha continuato mio padre, è orgogliosamente oggi porto avanti la tradizione, sperando che un giorno continui mio figlio.
Oggi sono rimasti in pochi i "fogliamari" la congregazione che raggruppa un centinaio di devoti, e composta prevalentemente da liberi professionisti, artigiani, impiegati, e persino medici ed avvocati.
Si riconoscono i nomi delle famiglie che da quattro generazioni portano con devozione il cristo a piedi scalzi, (Falzone, Bellomo, Diforti ecc. ecc.).
Con orgoglio ed a testa bassa, faccio il mio dovere di Cristiano Devoto del Cristo Nero, partecipando alla processione portando L'INCENSO, ( vassoio con fiori di campo, calli, iris, fresie, margherite ecc.) fatto da noi incensieri sempre alla stessa maniera da sempre.
La giornata di oggi per quanto mi riguarda incomincia nel girare per villini e giardini della Città a raccogliere i fiori da mettere nel vassoio sul quale viene posto un contenitore dove viene acceso l'incenso.
Da quasi trenta anni lo faccio continuatamente, a piedi scalzi, con tutte le situazioni atmosferiche, e fisiche, ( pure con la febbre alta ) lo fa anche mio padre, che devoto all'inverosimile lo farà anche oggi che a malapena, riesce a camminare.
Non saprei descrivere l'emozione nel partecipare alla processione, ma di sicuro c'è da emozionarsi a vedere una folla di gente che al passaggio del simulacro, piange e prega, io onestamente non ho mai visto la processione da spettatore.
Io per quanto mi riguarda lo faccio per devozione e tradizione, quasi a concentrare il mio Cristianesimo non attivo in una unica giornata, ringraziando il Signore per l'anno passato e pregando per l'anno successivo.
Si, non saprei come spiegarlo, ma per me l'anno si apre e si chiude in questo giorno.
Adesso chiudendo questo post non mi resta atro che ripetere la frase dei portatori:
è, gridammu tutti !!! - VIVA LA MISERICORDIA DI DIU -




mercoledì 6 aprile 2011

ma chi sono i magnifici 7? tutto quello che non sapevi sulla TARSU

Questo post è dedicato a chi ieri (05/04/2011) era in piazza per protestare contro l’aumento della TARSU del 40% . La dedica è doverosa alle due categorie riunite attorno al monumento che rappresenta i nisseni, la fontana del Tripisciano.  I cittadini nisseni, (prevalentemente pensionati circa 150) e gli infiltrati ( i consiglieri comunali, capitanati da segretari ed esponenti politici locali). Ho deciso di fare un libero sfogo proprio sul mio Blog per mettere in chiaro un paio di cose.  Nel salotto della nostra città si sono riuniti ieri  alle ore 18:00 attorno alla fontana circa 150 “incazzati” compreso me, per protestare contro l’aumento della Tarsu.
Preciso che la manifestazione è stata organizzata da i comitati cittadini.
Lo scenario sembrava tratto dal famoso film di Guareschi, Don Camillo e Peppone, gente riunita dove di solito bivaccano, disoccupati, pensionati ed extracomunitari.
Niente palco, niente service di amplificazione niente che possa sembrare un comizio politico.
Inizio della manifestazione, microfono con fazzoletto attaccato,( non so a cosa servisse), amplificatore custodito dentro una valigetta anni 70 maculata, batteria di auto 12 volt e trombe acustiche alla “VOTA ANTONIO VOTA ANTONIO”, il tutto adagiato a bordo della vasca del Tritone, unico pulpito lo scalino della stessa. Prende la parola il cittadino Giovanni X Ruvolo coordinatore dei comitati di quartiere. A turno il popolo incomincia a parlare.
All’inizio si vedevano solo cittadini attorno, ma piano, piano si incominciavano a vedere i consiglieri comunali mischiati nella folla. Devo dire che inizialmente erano pochi ma alla fine ne ho contati una decina. Dopo un paio di interventi fatti dagli stessi cittadini, vedendo gli atteggiamenti dei nostri consiglieri Comunali, (atteggiamento di chi con questa storia non c’entra niente), anche io ho preso al parola ( incazzato come al solito) invitando ad un atto di coraggio l’amministrazione a fare un consiglio comunale straordinario per il problema Tarsu; visto che in 3 mesi si sono riuniti solo 4 volte con ordine del giorno “ELEZIONE DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO” e, che ad oggi non è stato eletto, e o chiesto alla cittadinanza di appropriarci della sala consiliare assistendo da ora in avanti a tutti i consigli comunali. Finito il mio sfogo sono stato affiancato da un consigliere comunale in carica che mi chiede a quale gruppo politico appartenessi, lo stesso era accompagnato da un delegato o segretario o non so che cazzo di carica ha, ma di sicuro esponente PD e ex consigliere nella giunta Messana. La mia presentazione è stata nei loro confronti: < io sono un cittadino e sto protestando, voi cercate di stare attenti a quello che vi chiedono, questo serve più a voi che a noi> i signori a quel punto andavano in incandescenza rispondendomi: - lei non è informato noi non abbiamo votato la delibera per l’aumento del 40%- a quel punto ho desistito dal continuare e mi sono proposto di informarmi.
Il consigliere è il Dott. Speciale Sergio, mentre il politico è il Sig. Lo Maglio.
Visto che le delibere sono a disposizione di tutti, ho volutamente mettere on-line tutta la delibera della seduta tenutasi quel famoso giorno il 28-06-2010 .
La nottata tra il 28 ed il 29 giugno ha partorito l’approvazione del’aumento del 40% con i seguenti risultati:
Presenti                 23
Favorevoli            14
Contrari                  8
Astenuti                  1
Assenti                    7
Esito                FAVOREVOLE

Visto che la matematica non è un opinione come la politica, faccio 2 conti e mi accorgo che i 7 (sette) assenti non hanno votato, ma se avessero votato il risultato si sarebbe ribaltato.
MA IO MI DOMANDO E DICO: Chi sono i MAGNIFICI 7

Vi faccio un piccolo resoconto della seduta ma potete leggerlo tranquillamente nelle pagine successive di questo post:
FIRRIONE GIUSEPPE            ICS
ZUMMO CALOGERO             PD
SERGIO SPECIALE                 PD
ADORNETTO CALOGERO    MPA
RICCARDO RIZZA                 MPA
IACONA SERGIO                    MPA
FELICE DIERNA                      ICS

Preciso che le sigle politiche sono prese alla data del loro insediamento.
Ma io mi domando e dico: il non votare è sinonimo di non aver accettato l’aumento?
Ma io mi domando e dico: presentarsi in piazza accanto alla gente che protesta dopo aver chiuso gli occhi nel Consiglio comunale sia giustificato?
Ma io mi domando e dico: questi li possiamo chiamare I MAGNIFICI 7?
Di seguito troverete un po’ di dati messi appositamente per rinfrescarvi le idee.
Rinnovo l’invito a partecipare alle sedute dei Consigli Comunali, conosciamoli bene chi abbiamo votato e conosciamo bene il loro operato.
Ieri guardando il grande balcone dell’aula gialla presso il comune vedevo la finestra che si apriva e chiudeva e pensavo che dietro possa esserci stato il nostro bene amato Sindaco.
Ma io mi domando e dico: signor Sindaco ma dove minchia sei?

Il Consiglio Comunale con l’astensione di n.1 Consigliere (Territo Giuseppe),
il voto favorevole di n.14 Consiglieri (Rinaldi Calogero, Nicosia Gianluca, Bellavia Calogero, Averna Sergio, Bruzzaniti Gianluca, Alù Michele, Lo Valvo Ugo, Mazzè Ritalba Graziella, Aiello Oscar, Lovetere Michelangelo, Falzone Ilario, Middione Pasquale Giorgio, Turco Massimiliano e Campisi Davide) 
ed il voto contrario di n.8 Consiglieri (Scalia Angelo Antonio, Ricotta Filomena, Margherita Vito, Fiaccabrino Alfredo, Montagnino Leyla, Licari Silvano, Tricoli Lorenzo, e Favata Antonio) 
APPROVA l’ordine del giorno.




Elezione comunali
(1º turno 6-7 giugno 2009)


DISTRIBUZIONE SEGGI


Popolo delle Libertà                9 seggi (voti 7.310 – percentuale 20,05%)
Unione di Centro                     5 seggi (voti 3.904 – percentuale 10,71%)
Democrazia Cristiana             2 seggi (voti 2.246 – percentuale 6,16%)
Diversi Insieme                       2 seggi (voti 2.054 – percentuale 5,63%)
Movimento per l’Autonomia  5 seggi (voti 5,227 – percentuale 14,34%)
Partito Democratico               5 seggi (voti 4.710 – percentuale 12,92%)
Intesa Civica Solidale            2 seggi (voti 2.106 – percentuale 5,78%)

Totale seggi                           30   

COME E’ COMPOSTO IL NOSTRO CONSIGLIO COMUNALE totale 30 consiglieri


POPOLO DELLE LIBERTA (PDL)
FAILLA ANGELO*     558
NICOSIA GIANLUCA 458
RICOTTA ADRIANA   430
BELLAVIA RINO         384
AVERNA SERGIO        353
ALÙ MICHELE            350
AIELLO OSCAR          285
LOVETERE MICHELANGELO 283
FALZONE ILARIO 271
* Ad Angelo Failla nominato assessore subentra Lorenzo Tricoli con 250 voti


UNIONE DI CENTRO (UDC)
RINALDI CALOGERO 660
GIARRATANO CARLO* 360
TERRITO GIUSEPPE 353
LO VALVO UGO 327
MIDDIONE PASQUALE 202
* A Carlo Giarratano nominato assessore subentra Massimiliano Turco con 201 voti


DEMOCRAZIA CRISTIANA  (DC)
CAMPANELLA SIMONA* 327
FAVATA ANTONIO 194
* A Simona Campanella nominata assessore subentra Davide Campisi con 153 voti


DIVERSI  INSIEME   (DI)
BRUZZANITI GIANLUCA 357
MAZZÈ RITALBA 313

MOVIMENTO PER LE AUTONOMIE (MPA)
ADORNETTO CALOGERO 565
RIZZA RICCARDO 366
IACONA SERGIO 394
MARGHERITA VITO 363
FIACCABRINO ALFREDO 343

PARTITO DEMOCRATICO (PD)
SCALIA ANGELO 489
ZUMMO CALOGERO 419
SPECIALE SERGIO 401
MONTAGNINO LEYLA 341
LICARI SILVANO 340

INTESA CIVICA SOLIDALE (ICS)
DIERNA FELICE 299
FIRRONE GIUSEPPE 241


COPIA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE



Numero    48


Del   28-06-2010

Oggetto:  Raccolta rifiuti e presunti crediti vantati dalla Società di ambito nei confronti di questo Comune -  Approvazione ordine del giorno.




L’anno duemiladieci, il giorno ventotto del mese di giugno alle ore 20,00, nel Palazzo Municipale di Caltanissetta e nella Sala delle Adunanze Consiliari, il Consiglio Comunale  convocato dal Presidente del Consiglio, ai sensi della vigente normativa, in seguito al rinvio della seduta del 17.06.2010, si è riunito in sessione Straordinaria e urgente ed in seduta pubblica con le modalità di cui alla L.R. 9/86 art. 30 nelle persone dei sigg.:

Consiglieri Comunali
PRES.
ASS.
Consiglieri Comunali
PRES.
ASS.
RINALDI CALOGERO
X

FIACCABRINO ALFREDO GIUSEPPE
X

ADORNETTO CALOGERO

X
MONTAGNINO LEYLA SALVINA
X

SCALIA ANGELO ANTONIO
X

LICARI SILVANO CARLO FILIPPO
X

NICOSIA GIANLUCA

X
LO VALVO UGO GIUSEPPE MARIA
X

RICOTTA FILOMENA ADRIANA MARIA
X

MAZZE RITALBA GRAZIELLA
X

ZUMMO CALOGERO
X

DIERNA FELICE CARMELO
X

SPECIALE SERGIO MARIA
X

AIELLO OSCAR
X

RIZZA RICCARDO

X
LOVETERE MICHELANGELO
X

IACONA SERGIO GIOVANNI

X
FALZONE ILARIO

X
BELLAVIA CALOGERO
X

TRICOLI LORENZO
X

MARGHERITA VITO
X

FIRRONE GIUSEPPE MASSIMILIANOM.
X

TERRITO GIUSEPPE
X

MIDDIONE PASQUALE GIORGIO

X
AVERNA SERGIO
X

TURCO MASSIMILIANO
X

ALU’ MICHELE
X

FAVATA ANTONIO
X

BRUZZANITI GIANLUCA

X
CAMPISI DAVIDE
X

TOTALE
11
5
TOTALE
23
7

Assume la Presidenza il Sig. Dott. Giuseppe Territo Presidente del Consiglio Comunale;

Assiste e partecipa  il Segretario Generale del Comune Dott. Eugenio Alessi;

Il Presidente, accertato il n. di 23 presenti, ai sensi dell’art. 21 L.R. 26/93 DICHIARA valida la seduta;

Sono designati scrutatori i sigg.ri consiglieri: Mazzè, Favata e Fiaccabrino. Il Consiglio Comunale APPROVA all’unanimità. 



Favata: Comunica  che  fa  suo  l’appello che il Presidente ha rivolto ai Consiglieri presenti in aula.
Afferma comunque di non essere stato il solo proponente e firmatario dell’ordine del giorno, che è stato condiviso dai capi gruppo di tutti gli schieramenti politici, che hanno avuto la grande sensibilità di volere affrontare in maniera diretta i problemi che la città sta vivendo. Aggiunge che nella seduta odierna verrà affrontato il problema dell’ATO rifiuti, che la città si trascina da diverso tempo e in questo senso chiede di conoscere gli sviluppi della situazione, anche in ordine all’ammontare del debito, quali siano le intenzioni per scrollarsi per sempre di dosso il problema e quale azione reale è stata posta in essere con gli uffici atta a rilevare il numero esatto degli evasori della TARSU, poiché i cittadini onesti vanno tutelati e rispettati. Per arginare il problema, ritiene che debba essere costituita una task force composta da funzionari e impiegati del competente settore. Conclude, quindi, l’intervento facendo presente che prima di decidere qualunque aumento della TARSU è necessario determinare il numero esatto degli evasori. 
Entra il Consigliere Falzone (ore 20,10)

Presidente: Ringrazia il Consigliere Favata per la sua presentazione dell’ordine del giorno in discussione. Cede quindi la parola al Consigliere Falzone che l’ha richiesta.

Falzone: Comunica che ha richiesto di intervenire semplicemente per chiarire alcuni aspetti relativi al comportamento di protesta che ha avuto nel corso delle sedute precedenti. In questo senso sottolinea che la protesta che lo ha portato ad assentarsi nelle ultime sedute di Consiglio non è stata mirata a colpire alcuno dei Consiglieri, verso i quali dichiara di nutrire molto rispetto. Afferma comunque che l’atteggiamento di protesta voleva contestare un’atmosfera creatasi puntualmente nel corso di ogni seduta ed era mirata a sensibilizzare il Consiglio Comunale. Conclude affermando che la partecipazione ai lavori dell’odierna seduta dimostra la sua disponibilità a contribuire alla soluzione dei problemi della città.   

Presidente: Chiede che intervenga il Sindaco per relazionare sull’argomento in trattazione al fine di informare i presenti sull’effettiva situazione con l’ATO.
Entrano i Consiglieri Bruzzaniti e Nicosia (ore 20,15)

Sindaco Dr. Campisi: Rappresenta preliminarmente che due settimane fa il Commissario della Regione Siciliana ha notificato al comune di Caltanissetta un debito al 31/12/2007 pari a €.9.962.000,00, che deve essere pagato entro breve termine. Aggiunge che in seguito alla circostanza evidenziata si deve procedere con l’iscrizione di tale debito nel bilancio comunale, il quale non presentando avanzi di amministrazione tali da potere coprire detta cifra, si avvierebbe verso il dissesto di natura economica e finanziaria. Fa presente che in presenza di tale circostanza non sarebbe più possibile stabilizzare i PUC, l’addizionale comunale andrebbe al massimo dei valori e verrebbe un commissario che porrebbe in essere una serie di accorgimenti atti a ripianare l’intero debito. Rileva di avere dichiarato che i bilanci dell’ATO, relativamente agli anni 2007 e 2008, sono falsi. Osserva che è facile mettere in ginocchio una città, ma ritiene che ognuno debba assumersi le proprie responsabilità e se oggi si vuole risolvere il problema è necessario che da un lato ci si aggrappi agli appigli che la legge fornisce e dall’altro si intervenga in maniera anche impopolare con l’aumento della TARSU.  Fa presente che amministrare non vuol dire chiedere con semplicità ad un governo nazionale dei soldi perché altri hanno amministrato male. Ritiene che sia necessaria capire come si è arrivati a maturare questo debito e cercare di trovare una soluzione al problema che deriva dal fatto che la TARSU viene pagata soltanto dal 52% dei cittadini nisseni, mentre il restante 48% non la paga. In questo senso ritiene fondamentale capire le motivazioni per le quali questa grossa fetta di cittadini non paga. Afferma che non può ascriversi all’attuale sindaco il fatto che la società di revisione ha evidenziato al 31/12/2007 che il bilancio aveva dei crediti e dei debiti non rispondenti alla contabilità. Nel fare presente che la società di revisione non ha più voluto sentire parlare di ATO, rappresenta che l’unica cosa che chiede è quella di potere avere contezza dei conti dell’ATO dal 2004 ad oggi, anche per capire se all’interno della struttura la gestione è stata oculata. Per quanto riguarda le tariffe a metro quadro, rileva che in altri comuni dette tariffe sono attestate a più del doppio rispetto a quelle praticate nel comune di Caltanissetta. Ritiene che questo dato sia importante poiché se da un lato è facile affermare di mantenere tutto come era una volta, dall’altro bisogna prendere atto che il costo del servizio, pari a 12 milioni e mezzo di euro all’anno, non può essere sostenuto dalla città. Aggiunge che la macchina degli ATO ha fatto acqua in tutta la Sicilia. Una soluzione futura potrebbe essere un maggiore intervento sulla raccolta differenziata, ma per quanto riguarda il passato, la situazione è quella che è necessario trovare un modo per riuscire a pareggiare i conti. In questo senso ritiene che un aiuto potrebbe venire dall’art.45 della Legge Regionale, che prevede la possibilità di coprire integralmente il debito con un mutuo che accenderebbe la Regione Siciliana per poi girarlo all’ATO. Precisa però che in questo caso si avrebbero minori trasferimenti per i prossimi quindici anni, con l’impegno da parte dell’Amministrazione di mettere il 100% del dato della contribuzione del servizio di raccolta. Per coprire questo importo ritiene purtroppo  necessario che venga aumentata la TARSU. Aggiunge che la fruizione del mutuo eviterebbe da un lato tutti i problemi connessi con i patti di stabilità e dall’altro garantirebbe l’accesso al mutuo anche per gli anni 2008 e 2009. Conclude affermando che se nel futuro dovessero cambiare le cose con una riduzione dei costi, si potrà anche procedere con la riduzione della tassa in favore dei cittadini.        

Licari: Afferma di avere ascoltato con molta attenzione l’intervento del Sindaco, relativamente ad un argomento della massima importanza e di avere colto alcuni rilevanti aspetti. Prende atto di quanto dichiarato in ordine alla falsità del bilancio dell’anno 2007 e di quanto evidenziato dalla società di revisione, che non ha potuto certificare il bilancio, in quanto tra i principali debitori dell’ATO c’era il comune di Caltanissetta, il quale non ha riconosciuto il debito stesso nei confronti dell’ATO. Ricorda che al momento dell’insediamento dell’attuale Amministrazione, il Sindaco fece un discorso a cui non si replicò in quanto sembrò essere l’atto del buon padre di famiglia che vuole vedere chiaro nei conti per verificare se effettivamente quello che si dice è la realtà. Rileva però che lo stesso discorso viene fatto nell’odierna seduta a distanza di un anno. Al riguardo afferma che si sarebbe invece aspettato che, effettuate tutte le verifiche del caso, venisse riconosciuto il debito poiché questo avrebbe evitato il commissariamento dell’ATO e avrebbe consentito più facilmente di accedere ad una trattativa con la regione siciliana. Fa presente che l’attuale situazione era già a conoscenza di tutti, in quanto è noto che il Sindaco, quale Presidente del Collegio dei Revisori nella precedente amministrazione, negò il parere favorevole ad una delibera di Giunta che proponeva al Consiglio un ripiano negli anni dello stesso debito che oggi viene disconosciuto e per il quale adesso viene proposta l’accensione di un mutuo. Ricorda in questo senso che la proposta della Giunta di ripianare il debito aveva chiaramente lo scopo di evitare che il debito che si era accumulato andasse a gravare sui cittadini. Per quanto riguarda l’aumento delle spese generali, ritiene che tale aumento sia dovuto al fatto che il comune di San Cataldo, non partecipando alla ricapitalizzazione dell’ATO CL1, ha addossato al comune di Caltanissetta una maggiore quota azionaria con un corrispondente aumento di dette spese generali.  Afferma di  rendersi conto che non è facile amministrare, specie in questi frangenti che sono molto difficili, proprio per essersi trovato nella precedente amministrazione a ricoprire la carica di assessore con la delega ai rapporti con l’ATO, in un momento in cui la città era sull’orlo della rivolta sociale. Ricorda che l’Amministrazione in quel momento cercò di gravare il meno possibile sulle tasche dei cittadini, facendo la scelta di mantenere comunque i servizi essenziali, tra i quali i servizi sociali, gli aiuti alle fasce più deboli, agli emarginati, agli ammalati, mentre si cercava di gestire una delle più gravi crisi economiche e sociali della città. Ritiene che fu una fortuna per la precedente amministrazione riuscire a trovare le risorse, senza negare alla città i servizi essenziali e mantenendo le promesse che erano state fatte in campagna elettorale, contrariamente a quanto si sta verificando adesso. Aggiunge inoltre che le città di Palermo e Catania, forse con minore orgoglio della nostra città, sono state salvate dal dissesto, provocato rispettivamente dall’AMIA e dalla sventurata gestione del Sindaco Scapagnini, avendo ricevuto dal Presidente Berlusconi più di 200 milioni di euro a valere sui fondi FAS. Rileva come l’Amministrazione attuale si sia più volte vantata di essere virtuosa e di avere speso cifre notevolmente inferiori rispetto alla precedente. In questo senso fa presente che il risparmio è stato realizzato a scapito dei servizi essenziali della città con un welfare stravolto, con i servizi sociali manchevoli ed i servizi per i disabili rescissi, con gli asili nido fermi e tanto altro. Anche riguardo l’emergenza “Vulcanelli”, rappresenta che il Consiglio Comunale aveva dato all’Amministrazione un indirizzo che è stato regolarmente trascurato e così anche non si comprende che fine abbia fatto la connotazione culturale della città, visto che era un vanto avere una stagione teatrale, che primeggiava in tutta la Sicilia e che si manteneva anche con i soldi dell’Ente. Afferma che il debito con l’ATO non può essere considerata la novità dell’anno, come affermato dal Sindaco, e la parola dissesto risulta essere fuori luogo, poiché questi è venuto a conoscenza di tale debito già dal momento in cui si è insediato il Commissario Vinci, il quale fece peraltro osservare che il debito che la città aveva era notevolmente inferiore rispetto alla situazione delle altre realtà siciliane. Il linguaggio utilizzato dal Sindaco nelle sue dichiarazione nel corso della conferenza stampa, pone, pertanto, in una situazione di sconforto non solo il Consiglio Comunale, ma l’intera città che immagina chissà quali scenari disastrosi. Conclude invitando il Sindaco a mettere da parte i facili proclami della campagna elettorale ormai lontana nel tempo e le solite argomentazioni rispetto ad una precedente amministrazione, definita peraltro sprecona, per ricercare con umiltà la strada per consegnare finalmente alla città il bilancio di previsione.     

Presidente: Chiede ai Consiglieri che si rientri nella sfera dei minuti consentiti per ciascun intervento, per dare possibilità di intervento a tutti.

Margherita: Si compiace per le relazioni del Sindaco e del Consigliere Licari, che conosce molto più di altri la problematica in questione per avere rivestito nella precedente Amministrazione la carica di Assessore. Fa presente che avrebbe avuto piacere di parlare con il Sindaco della problematica in trattazione prima che venisse convocata la conferenza stampa di cui ha parlato il Consigliere Licari. Al riguardo precisa di avere seguito la problematica in discussione da tutta una serie di articoli apparsi sugli organi della stampa locale. Dichiara di non credere che nessuno fosse a conoscenza del debito di cui si parla e di essere contrario al fatto che sono stati utilizzati dei fondi FAS per fornire gli aiuti alle città di Palermo e Catania. Afferma di non essere d’accordo che i cittadini vengano penalizzati con un aumento della TARSU, perché ritiene che le mani nelle tasche dei cittadini debbano essere introdotte solo dopo che ci si rende conto che non esiste altra soluzione. In questo senso rappresenta che l’emergenza rifiuti è stata scampata e nelle more di una più volte annunciata riforma del settore, la società ATO Ambiente CL1 sta cercando di limitare i danni di un sistema ormai collassato attraverso giustificazioni ormai incomprensibili con lo scopo di individuare i crediti vantati dalla società e dalla ditta che si occupa della raccolta dei rifiuti solidi urbani da parte dei comuni. Aggiunge che come Consigliere, ma soprattutto come cittadino vorrebbe che si accertassero le cause che hanno determinato la situazione di grave dissesto della società d’ambito ed eventuali responsabilità per le disfunzioni acclarate per l’adozione delle determinazioni di competenza. Ritiene che sia necessario provvedere al pagamento delle competenze dei lavoratori e dei fornitori essenziali, per consentire il superamento della situazione di emergenza che si è avuta. Afferma di non comprendere quali possano essere i reali motivi per i quali il comune non adempia a quanto previsto dall’art.21, comma 17, della L.R.19/2005, in ordine all’intervento finanziario per assicurare l’integrale copertura delle spese della gestione integrata dei rifiuti. Ricorda come sia già noto che in seguito al giro di parole per non pagare la TARSU, a loro volta i comuni soci abbiano deciso di non contribuire sussidiariamente alla ricapitalizzazione della stessa. Fa presente che questo ha innescato un circolo vizioso e drammatico che sta contribuendo non poco ad accentuare l’emergenza dei rifiuti. Rivolge domanda al Sindaco per sapere chi ha amministrato l’ATO e come viene individuata la natura patrimoniale della TARSU. Afferma inoltre di non comprendere il motivo per cui da diversi anni l’affidamento del servizio di raccolta venga concesso in proroga alla società NISSA Ambiente, senza che si sia mai proceduto ad esperire le procedure di gara per l’affidamento definitivo. Tale circostanza fa sorgere degli  interrogativi che riguardano l’eventuale esistenza di un piano industriale elaborato dalla società ATO CL1 di individuazione delle discariche presso le quali conferire i rifiuti, quali siano i reali motivi dell’emergenza rifiuti in città ed in tutti i comuni che fanno parte dell’ATO CL1, quanto sia costato il conferimento dei rifiuti nelle discariche di Motta Sant’Anastasia, di Gela e di Siculiana, come si arrivi nel dettaglio al credito vantato dalla società d’ambito nei confronti del comune di Caltanissetta, quanto ammontino le riscossioni dell’ATO negli ultimi anni, quanto ammonta l’evasione dei cittadini che necessariamente va combattuta, quanto costa l’affidamento alla società NISSA Ambiente e il costo annuo della gestione dell’ATO, quanto personale abbia assunto la società dalla sua nascita e quali incarichi professionali e di consulenza abbia assegnato negli ultimi cinque anni, quali studi e ricerche stia effettuando la società per individuare nuovi siti per il conferimento dei rifiuti, dal momento che uno dei maggiori costi è stato proprio quello relativo al conferimento dei rifiuti nelle varie discariche e infine quale è la percentuale della raccolta differenziata. Non comprende i motivi per quali non sia stato fatto nulla per individuare altri siti nel territorio comunale per fare discariche e consentire l’abbattimento dei costi che gravano pesantemente sui cittadini e sulle casse dei comuni chiamati di volta in volta per pianificare le perdite contratte dall’ATO. In questo senso ritiene che l’unica soluzione possa essere quella di Contrada Stretto che tra l’altro ormai è satura e posta in una zona di alto interesse ambientale. Conclude affermando la più ampia disponibilità a pervenire ad una soluzione della problematica in argomento, senza che venga aumentata la tassa a carico dei cittadini.   
Entra il Consigliere Iacona (ore 21,20)

Sindaco Dr. Campisi: Interviene per delle precisazioni relative a quanto contenuto negli interventi dei Consiglieri Licari e Margherita. In ordine a quanto relazionato dal Consigliere Margherita precisa che molti aspetti contenuti nel suo intervento sono in sintonia con quanto è stato già rappresentato in ordine soprattutto al nuovo contratto ed all’individuazione di nuovi siti nell’ambito del territorio comunale. Ritiene che sia strano che contrada Stretto non apra e viva sempre delle vicissitudini particolari. Per fare un poco di chiarezza in ordine a quanto affermato nel suo intervento dal Consigliere Licari, ricorda che il mutuo di 14 milioni di euro richiesto dalla precedente amministrazione per ripianare il debito derivante da cinque mensilità arretrate per i lavoratori della società Nissa Ambiente, fu richiesto a settembre del 2007, quando ancora il bilancio dell’ATO si doveva chiudere al 31/12/2007 ed è stato successivamente approvato nell’aprile del 2009. Ricorda inoltre che il parere del Collegio dei Revisori non è vincolante ed in questo senso afferma che l’Amministrazione avrebbe potuto comunque accendere il mutuo anche in presenza di un parere negativo del Collegio dei Revisori. Fa presente che il comune di Caltanissetta rappresenta all’interno dell’ATO un capitale sociale del 50% con una pari responsabilità.
In ordine ai quesiti posti dal Consigliere Margherita afferma di non essere interessato alle singole responsabilità. Ricorda inoltre che il Commissario Vinci è stato nominato prima che venisse eletto il Sindaco. Ritiene che il compito del Sindaco sia quello di amministrare saggiamente. Riguardo la situazione del comune di San Cataldo, afferma che detto comune non aveva l’obbligo di pagare all’interno dell’ATO i costi relativi alle spese generali. Al riguardo precisa che con una modifica statutaria del 2010 il comune di San Cataldo sarà obbligato per l’anno in corso a i costi delle spese generali, anche se restano fuori gli anni 2008 e 2009, per i quali non può essere attribuita alcuna responsabilità al Sindaco. Conclude affermando che è opportuno essere concreti e per intervenire su un ipotetico debito che viene richiesto dal Commissario della Regione, in ordine al quale c’è tutta l’intenzione di fare chiarezza, è necessario aumentare la TARSU.
      
Favata: Afferma di avere ascoltato con molta attenzione gli interventi del Sindaco e dei Consiglieri Licari e Margherita. Per un fatto di giustizia politica comunque rileva, contrariamente a quanto affermato dal Consigliere Licari, che alcune note di merito vadano attribuite all’Amministrazione per il raggiungimento di alcuni obiettivi, come per esempio la manutenzione delle strade, il verde pubblico, i PISU, i PIST, i fondi FAS. Riguardo la mancata approvazione del bilancio consuntivo ritiene che nessuna responsabilità possa essere attribuita alla Commissione ovvero ai Consiglieri, in quanto, a causa della mancanza di alcuni passaggi, è mancato il parere tecnico del Collegio dei Revisori, che è stato fornito successivamente. Al riguardo aggiunge che con l’attuale parere espresso dai Revisori dei Conti difficilmente il bilancio consuntivo verrà approvato in aula. Afferma di essere rimasto colpito dall’intervento del Sindaco, anche da un punto di vista umano, in quanto, contrariamente a quanto successo in altri comuni come Palermo e Catania, nei quali la deputazione regionale e nazionale ha fatto quadrato attorno al Sindaco, il Primo Cittadino della città di Caltanissetta sembra invece solo e la città abbandonata. Precisa infatti che sensibilità politica avrebbe voluto che la deputazione regionale e nazionale della provincia di Caltanissetta fosse vicina alla città in questo frangente. Riguardo l’aumento della TARSU dichiara che detta decisione, che peraltro è stata impostata molto male,  dovrà passare attraverso la condivisione totale del Consiglio Comunale. Conclude l’intervento invitando il Sindaco ad impegnarsi nei confronti del Consiglio Comunale a fare chiarezza sul fatto che nelle bollette che arrivano a casa risulta la dicitura relativa al pagamento dell’addizionale provinciale, dal momento che tra le voci di entrata del bilancio della provincia non esiste alcuna voce corrispondente a tale entrata.   

Tricoli: Si  complimenta  con  il  Consigliere Licari per essere intervenuto senza alcun risentimento
personale per il fatto di essere stato coinvolto dal Sindaco nella vicenda legata all’approvazione del bilancio dell’ATO chiuso al 31/12/2007. Dal momento che il Sindaco ha affermato che il bilancio dell’ATO è falso, ritiene che sia opportuno che i relativi atti vengano inviati alla Procura della Repubblica. Chiede al Sindaco di conoscere i motivi per i quali è stato così solerte nella determinazione di una commissione di indagine che facesse chiarezza sul problema Solaris e non invece sulla problematica NISSA AMBIENTE. Aggiunge di volere conoscere per quali motivi in modo repentino su Solaris sono venuti fuori tutti i conti e gli atti definiti illegittimi e sull’ATO invece non salta fuori niente. In questo senso afferma che il gruppo del PDL SICILIA solleverà il Sindaco dalla responsabilità di denunciare che da 18 anni non si esperisce una gara d’appalto nella città. Chiede però al Sindaco che si assuma l’impegno di liberarsi da chi, in maniera celata, vuole che NISSA AMBIENTE non si tocchi. Ritiene che tutti abbiano il diritto di capire quanto si spende per tale problematica e che esistano gli strumenti giuridici per venire in possesso dell’idonea documentazione che faccia chiarezza al riguardo. Conclude l’intervento facendo presente che in filosofia non esiste il “se” se non esiste “l’altro”. In questo senso afferma che se non si avrà rispetto per il Consiglio Comunale, evitando di portare avanti decisioni preconfezionate, si verrà mortificati tutti.      

Fiaccabrino: Afferma di non essere contrario concettualmente all’aumento della TARSU, anche se in questa iniziativa non vede un’operazione di rilancio. Aggiunge in questo senso che  possono essere richiesti sacrifici, ma solo se questi portano ad un beneficio per la collettività. Ritiene che non basti che l’aumento della TARSU serva a risanare il debito che il comune ha nei confronti dell’ATO. L’aumento potrebbe servire invece per  rilanciare contestualmente i servizi che non si riescono ad erogare e comunque dovrebbe essere motivata non solo in ordine alla copertura del debito, ma anche in relazione alle modalità di utilizzo delle somme per il rilancio della città. Ritiene che il fallimento dell’ATO parta dal suo Presidente, del quale sono state richieste le dimissioni. Chiede di conoscere da quanto tempo sono depositati in commissione gli atti del bilancio consuntivo. Conclude l’intervento dichiarando, quindi, che il gruppo del PDL SICILIA potrà essere d’accordo all’aumento della TARSU, solo a condizione che detto aumento possa servire non solo a ripianare il debito, ma anche a rilanciare lo sviluppo della città ed a risolvere problemi importanti come quello della Solaris.        

Ricotta: Afferma di non avere la stessa esperienza dei colleghi Consiglieri, in quanto non era presente nel precedente Consiglio. Fa presente che la città allo stato attuale versa in uno stato di disagio e l’aumento della TARSU non verrà sicuramente accolto favorevolmente. Ricorda che durante la campagna elettorale è stata molto vicina al Sindaco ed ai suoi progetti. Considerato che si parla di accendere un nuovo mutuo, chiede di potere sentire in merito il Collegio dei Revisori dei Conti. Si interroga se possa essere lecito un aumento della TARSU deliberato soltanto dalla Giunta Comunale. In questo senso infatti ritiene che debba essere compito del Consiglio di assumersi una responsabilità del genere. Aggiunge che i problemi della città sono tanti, tra i quali quello delle lavoratrici della Solaris, che ha svolto un compito pregevole per la città, che da quattro mesi non percepiscono lo stipendio. Chiede che i consiglieri, sia di opposizione che di maggioranza vengano consultati dall’Amministrazione prima di prendere decisioni importanti, poiché il Consiglio può essere di supporto alle decisioni prese. Per evitare che il debito in favore dell’ATO possa ancora aumentare, rispetto alla cifra già determinata al 31/12/2007, chiede che si proceda con dei controlli nei confronti della società d’ambito e che si proceda al rinnovo del Consiglio di Amministrazione.    

Averna: Plaude l’operato del Sindaco e si compiace del fatto che questi si assuma le proprie responsabilità. Ritiene che l’argomento in trattazione sia estremamente importante e va trattato con la dovuta attenzione, senza cercare colpevoli, ma individuando soluzioni. Aggiunge che il Sindaco sia stato molto chiaro nel suo intervento e non abbia alcuna responsabilità in merito all’argomento, anche in relazione al Consiglio Comunale della precedente Amministrazione, nel corso del quale il Collegio dei Revisori diede un parere negativo che peraltro fu accolto dai Consiglieri Comunali come una liberazione. Ricorda che la TARSU fino all’anno 2004 era pagata dal comune e dall’anno 2005 è passata all’ATO. Ricorda inoltre che dagli interventi, anche di personalità politiche che all’epoca erano in seno all’amministrazione, emergeva che non era possibile che il comune non accantonasse somme per potere avere la possibilità di fronteggiare quello che sicuramente in futuro sarebbe diventato un debito. La gestione continuò nella consapevolezza che i debiti esistevano. Afferma che il servizio degli asili nido, nei limiti delle possibilità economiche e delle reali esigenze, vanno mantenuti. Ritiene che quello che è stato fatto dall’Amministrazione in questo anno non ha tenuto in alcun conto gli interessi di parte, sostenendo ciò che andava bene come la mensa scolastica. Per quanto riguarda l’argomento della TARSU si complimenta con il Consigliere Licari per il suo intervento, per il fatto di avere trovato le soluzioni più diverse per riuscire a contenere il debito rinunciando ad alcuni servizi forniti da NISSA AMBIENTE ovvero evitando le prestazioni lavorative in orari notturni.
Fa presente che i debiti con l’ATO erano presenti già alla data di insediamento della nuova amministrazione. Per evitare che il debito gravasse sui cittadini, afferma che erano state proposte delle soluzioni che andavano dal dissesto finanziario ad altro. Chiarisce che il dissesto finanziario sarebbe per il Sindaco e per il Consiglio la soluzione più semplice, anche se i danni sarebbero enormi sia perché aumenterebbero le tasse e sia perché il comune sarebbe costretto a mandare a casa i lavoratori a tempo determinato che attualmente prestano attività lavorativa presso l’ente. Conclude l’intervento dichiarando che è necessario trovare una soluzione comune che eviti danni ai cittadini. Dichiara infine di essere favorevole all’aumento della TARSU, nella consapevolezza che l’Amministrazione si impegnerà a mantenere i servizi essenziali per il bene della collettività.         

Mazzè: Da tutto quello che ha ascoltato ritiene di avere il dovere di manifestare in aula la piena solidarietà nei confronti del Sindaco che purtroppo per debiti ereditati è costretto ad accendere  un mutuo. Per quanto riguarda l’aumento della TARSU, dal momento che dal dibattito non sono emerse soluzioni diverse, ritiene che, anche se il  provvedimento sarà impopolare, sia necessario portarlo avanti. In ordine alla TARSU ritiene inoltre che sia opportuno modificare l’attuale regolamento, incentivando la raccolta differenziata e facendo gravare i costi maggiormente sugli istituti bancari, sui centri commerciali e parallelamente favorendo le famiglie meno abbienti. Afferma che nelle more che vengano trovate soluzioni diverse, sarebbe opportuno riattivare la discarica di contrada Stretto, che non essendo completamente satura potrebbe consentire per qualche anno un notevole risparmio. Rivolgendosi al Sindaco rappresenta che, nel momento in cui si andrà a contrarre il debito di cui si parla, non si dovrà scordare che è stato promesso di garantire i lavoratori della Solaris presenti peraltro in aula, nonché i lavoratori ex ASU e PUC. Conclude ribadendo la sua solidarietà nei confronti del Sindaco ed auspica che anche i gruppi di minoranza si associno approvando il provvedimento.           

Lo Valvo: Afferma di avere  ascoltato con  molta  attenzione gli interventi dei Consiglieri, dai quali
non ha riscontrato proposte alternative rispetto a quanto proposto dal Sindaco. Ritiene che a nessuno possa fare piacere un incremento della tassa, tra l’altro proposto in un momento difficile per l’economia della città. Ricorda quanto detto dal Sindaco nel suo intervento in ordine al fatto che se dal un lato viene chiesto un enorme sacrificio ai cittadini, dall’altro si provvederà a porre in atto una serie di interventi atti alla riduzione dei costi legati al servizio. Afferma di essere d’accordo con il Consigliere Tricoli sul fatto che l’esperimento di una nuova gara per la raccolta dei rifiuti solidi urbani sicuramente dovrebbe essere il primo passaggio da porre in essere con la richiesta di dimissioni del presidente Cimino. Aggiunge che particolare attenzione dovrebbe essere posta all’evasione da parte dei cittadini e favorire il conferimento dei rifiuti in discariche più vicine alla città.        

Rinaldi: Ricorda quanto successo nell’anno 2007 in ordine all’emissione delle famose bollette definite “pazze” che fecero inferocire i cittadini. Dà lettura della relazione, che di seguito si riporta: “Oggi siamo qui riuniti in questo civico consesso per discutere del delicato tema del servizio di raccolta dei rifiuti, della sua recente storia e soprattutto sulle conseguenze che tale servizio sta avendo in merito ai costi che la nostra città deve e dovrà ancora sostenere.
Per ciò che attiene il recente passato di tale vicenda, ho voluto prendere coscienza dello stato dell'arte in base alla documentazione a mia disposizione e vorrei qui con voi ripercorrere i momenti più significativi:
1. La vicenda del presunto debito con l'ATO si manifesta quando il 20 giugno 2007 l'Agenzia Regionale per i Rifiuti, a firma dell'allora Direttore Generale, diffida il comune di Caltanissetta a coprire integralmente il debito vantato dalla società d'ambito.
2. In data 13/08/2007, a seguito del caro bollette e delle conseguenti giustificate proteste delle cittadinanza, in una assemblea dei soci dell'ATO CL1, si delibera l'annullamento parziale del ruolo 2007,  con il pagamento della prima rata, intesa come acconto, e la sospensione della seconda, terza e quarta rata in attesa della rideterminazione del costo complessivo, a seguito di verifiche sui costi del servizio, da eseguire in un tavolo tecnico cui partecipano tutti i delegati di comuni aderenti all'ATO CL1 ed il presidente della provincia di Caltanissetta. Inoltre viene fatta richiesta all'Agenzia dei rifiuti di verificare i lavori del tavolo tecnico e viene manifestata al governo della Regione la richiesta di accesso ad un fondo di rotazione, dando la disponibilità all'intervento sussidiario ai sensi della L.R.2/2007.
3. L'Amministrazione, successivamente, non si comprende con quale strategia, propone che l'ATO accenda un finanziamento di 15 milioni di euro, avendo come garante, il comune di Caltanissetta, come intervento sussidiario a favore dei contribuenti per la Tarsu degli anni 2005/06/07.
a seguito di cio':
4. Il Consiglio Comunale dei 10/12/2007 con ordine del giorno '"proposta di intervento contributivo a discarico TARSU", viene rinviato al 18/12/2007 a seguito della costituzione di un tavolo tecnico tra i consiglieri per arrivare ad una proposta unitaria e condivisa.
5. Nel successivo Consiglio Comunale del 18/12/2007, a seguito dei risultati del tavolo tecnico, la proposta di delibera della Giunta Comunale viene emendata, con la richiesta  di  accesso  al fondo di rotazione anziché di accensione di un mutuo, con il fondamentale e responsabile contributo di tutto il Consiglio Comunale, maggioranza e opposizione.
E' chiaro che ciò non e' stato sufficiente. Oggi a distanza di quattro anni il problema si ripresenta in tutta la sua gravità. Oggi l'ATO CL1 per mano del commissario ad acta Dott. Vinci diffida il comune di Caltanissetta a pagare circa 10 milioni di euro a pagamento del debito 2005/06/07.
Inoltre non si ha ancora contezza delle risultanze dei bilanci 2008 e 2009 che potrebbero ancor di più aggravare questo stato di cose.
Tutto   ciò  inoltre  riguarda soltanto il passato, non possiamo dimenticare anche l'aspetto futuro della vicenda e non fare le opportune considerazioni.
In un articolo del Corriere della Sera, pubblicato il 25 giugno 2010 viene detto che l'aumento medio delle tariffe comunali in Italia per la raccolta dei rifiuti negli anni 2004-2009 è stato del 29%. Cita alcuni significativi esempi come: Enna che ha aumentato il costo del 90% a partire da aprile, da quest'anno Bergamo del 10%, Ancona del 16%, Imperia del 26% e così via.
In Sicilia il problema ha assunto proporzioni davvero drammatiche con un presunto debito complessivo degli ATO che si aggira attorno al miliardo di euro.
Siamo al punto di non ritorno e se vogliamo che le conseguenze non siano disastrose per tutti i comuni dobbiamo trovare una soluzione che vada bene per tutto il contesto regionale.
Il debito che in atto viene richiesto al comune ed ai cittadini di Caltanissetta ed agli altri comuni, altro non e' che l'aggravio di spese dovuto al conferimento in discarica dei rifiuti. ( MOTTA S. ANASTASIA, GELA, SICULIANA).
Ai continui tagli operati dai governi nazionali, e dal governo regionale, alla ineludibile necessità di far rispettare l'equilibrio finanziario del comune di Caltanissetta ed alla richiesta che l'Assessore Regionale dell'energia e dei servizi di          pubblica utilità, nella circolare n.1781 dell’8 giugno          2010, di garantire nel bilancio l'integrale copertura dei costi del servizio di gestione integrata dei rifiuti come condizione necessaria per l'approvazione del bilancio di previsione e per l'accesso al ripiano dei debiti ai sensi dell'art. 45 della L.R. 12 maggio 2010, non vedo altra alternativa.
L'auspicio e' che tutti i soggetti:        Regione, Provincia e Comune dovranno lavorare per eliminare la storture dei sistema:
1. Prima di tutto si dovrà intervenire su tutte le voci di costo che determinano la tariffa attraverso un serio piano regionale delle discariche e degli impianti di smaltimento dei rifiuti, guardando al problema rifiuti con un ottica industriale che tenga conto dell'intero processo di filiera.
2. Si dovranno incentivare ed investire su tutti quei meccanismi virtuosi per la promozione della raccolta differenziata.
3. Secondo il giusto principio "pagare tutti per pagare meno", si deve combattere con tutti i mezzi l'evasione che penalizza tutti quei cittadini onesti che pagano e premia coloro che si ritengono più furbi.
4. Ma soprattutto si dovranno mettere in pratica tutti quei meccanismi di tutela delle fasce più deboli della città, per il pagamento di una tassa più proporzionata, che tenga conto del reddito, riprendendo l'attuale regolamento rimodulandolo per le necessità' della città' e dei cittadini.
Ci sono momenti difficili nella vita di una città, come quello che oggi stiamo vivendo, in cui la         sua classe dirigente viene messa alla prova. Pertanto, l'invito che faccio a tutti i miei colleghi, è quello di lavorare insieme per trovare una soluzione condivisa per i problemi del passato e per quelli che si avranno in futuro. Sono certo che il dibattito di oggi sarà in grado di fornire importanti indicazioni perché ognuno di voi, sono certo, farà appello al proprio senso di responsabilità ed all'amore che tutti noi nutriamo per Caltanissetta, perché il problema che vogliamo risolvere é di tutta la città, che noi qui oggi, siamo chiamati a rappresentare.”.

Margherita: Concorda con il Consigliere Rinaldi sul fatto che nel corso della seduta gli interventi sono stati costruttivi, ma si rammarica del fatto che il capo gruppo Lo Valvo e la Consigliere Mazzè abbiano un’altra idea. Aggiunge in questo senso che la mancanza di proposte non significa chiusura nei confronti di un argomento così importante e della maggioranza. Conclude affermando che se non esistono altre soluzioni, oltre quella di aumentare la TARSU, sarà naturale aumentare la tassa.       

Licari: Precisa che la ricostruzione degli eventi fatta dal Consigliere Rinaldi manca di un tassello. Al riguardo precisa che la richiesta di mutuo che fece l’ATO con garanzia del comune era effettivamente di 15 milioni di euro e risale all’ottobre del 2007. Aggiunge che per quella richiesta non fu richiesto il parere del Collegio dei Revisori, ma fu respinto dalla banca Monte dei Maschi di Siena che non voleva avere nulla a che fare con gli ATO in Sicilia. Vista fallita la possibilità del mutuo l’Amministrazione chiese l’aiuto al Consiglio Comunale per la condivisione di un piano economico di rientro che riguardava la somma di 9 milioni e 800 mila euro. A quella proposta l’attuale Sindaco,  espresse parere sfavorevole nella veste di revisore dei conti. In base a quel parere sfavorevole, il Consiglio rigettò il piano economico di rientro che era stato prospettato con la delibera n.65 del 18/12/2007.       

Ricotta: In relazione a quanto affermato dal Consigliere Lo Valvo nel suo intervento, afferma che dovrebbe essere compito della Giunta dare delle alternative. Ritiene infatti che il Consiglio Comunale è chiamato a vagliare le proposte fornite dall’Amministrazione. Conclude ribadendo il concetto che per la soluzione del problema è necessario trovare delle soluzioni che non intacchino la tasca dei cittadini.    

Presidente: Ringrazia la Consigliere Ricotta per il prezioso contributo.

Campisi: Dà lettura dell’intervento che di seguito si riporta: “Sig. Sindaco, La ringrazio intanto per avere Lei stesso relazionato sulla problematica dell’ATO, perché la Sua autorevole presenza e le parole schiette che Lei ha proferito hanno consentito una discussione pacata e seria all’interno di questo Consiglio Comunale. Come capo gruppo della Democrazia Cristiana, tengo a precisare che la proposta di aumento della TARSU, sebbene difficile ed impopolare, appare al momento l’unico soluzione saggia, in quanto consente non solo di ripianare i debiti pregressi ma anche di potere investire nel futuro per migliorare il servizio. Le rappresento anche la disponibilità mia e del mio partito a collaborarLa nell’immediato per potere, all’indomani dell’aumento della TARSU, sederci per preparare un nuovo regolamento più efficace e più equo, per potere restituire ai cittadini nisseni il sacrificio che oggi tutti noi dobbiamo sopportare per il bene della nostra città.”.      

Nicosia: Afferma che i contributi offerti da tutti i gruppi consiliari gli hanno fatto rivedere l’impostazione del suo intervento. Fa presente che il suo contributo sarà fornito attraverso l’utilizzazione del termine “responsabilità”, intesa sia come forza politica, sia come soggetto che amministra un ente o un’istituzione. Per quanto riguarda la responsabilità del soggetto che amministra, rileva che il comune di Caltanissetta fa parte della società d’ambito ATO AMBIENTE, quale socio di maggioranza. Aggiunge in questo senso che non è socio il Sindaco ma tutta la città e allorquando vengano posti degli interrogativi che interessano il management che ha gestito la società, i soci hanno diritto di ricevere le informazioni in ordine a quello che la società e gli amministratori stanno ponendo in essere attraverso l’utilizzazione di fondi pubblici. Ritiene che se così non fosse, si avrebbero delle grosse difficoltà a giustificare gli interventi sanatori da parte del socio di maggioranza che è rappresentato dal comune di Caltanissetta. Per quanto riguarda invece la seconda accezione del termine “responsabilità”, fa presente che oggi il Sindaco deve intervenire presso gli organi statutari per porre fine con forza e veemenza allo stato assoluto di illegittimità, in quanto la città ha il diritto di sapere che il Consiglio di Amministrazione della società d’ambito è scaduto nell’agosto del 2009 e continua a compiere atti di straordinaria amministrazione, nonostante la legge lo impedisca. Chiede quindi al Sindaco di intraprendere tutte quelle iniziative giudiziarie in ordine alla circostanza evidenziata. Ritiene inoltre che si debba fare chiarezza sui costi superflui che sono stati sostenuti,  che si debba bandire una nuova gara per la raccolta dei rifiuti solidi urbani e che venga fatta luce sulla gara per la concessione al servizio di riscossione. Conclude rappresentando che il Consiglio Comunale sarà chiamato ad approvare il regolamento, che auspica venga portato al più presto in Commissione, in quanto ritiene giusto che passi il principio di equità, dal momento che il sacrificio, se deve essere fatto, va  ripartito in maniera proporzionale. Si augura quindi che tutte le forze politiche possano condividere quella che al momento sembra l’unica soluzione per evitare di intraprendere una strada, come quella del dissesto finanziario che potrebbe avere effetti devastanti.         

Iacona: Afferma di avere ascoltato con interesse tutti gli interventi e ritiene che ci sia poco dal punto di vista tecnico da aggiungere, perché tutto è stato detto in maniera pacata e brillante. Dichiara che dell’intervento del Consigliere Favata ha colto la denuncia della solitudine in cui versa la città che è abbandonata da tutti i suoi politici regionali e nazionali. Dichiara di non avere trovato nulla di scandaloso nell’intervento del Consigliere Lo Valvo, il quale ha affermato che non esiste alcuna proposta da parte dell’opposizione. Osserva che in questo momento tutti sono alla ricerca di qualche colpevole e tutti evocano in ogni intervento la possibilità di mandare atti alla Procura. In questo senso si augura che gli atti vengano mandati veramente e che l’eventuale intervento della Procura sia effettuato a 360 gradi, non fermandosi ad un solo lato e considerando 20 anni di politica e non soltanto la nostra storia recente. Ritiene che siano pochissime le persone che possono considerarsi immuni dalle logiche di cui si è parlato nel corso dell’odierna seduta. Dal momento, però, che quando si fanno i processi vanno ascoltate tutte le parti, afferma che non sarebbe stato sbagliato invitare il presidente dell’ATO Cimino, che è stato violentemente attaccato. Fa presente che purtroppo la legge sugli ATO ha fallito e tutti gli ATO si trovano in difficoltà. In questo senso ritiene che sia sterile accanirsi nella ricerca di un colpevole e che sia più utile trovare una soluzione. Da questo punto di vista, ritiene che non ci siano altre soluzioni all’aumento della TARSU, che comunque rimane una cosa molto pesante. Aggiunge però che se il sacrificio deve essere fatto in maniera trasparente e di fronte alla città, è giusto anche che si possa discutere su tante altre problematiche, poiché la stagione dei sacrifici deve essere per tutti e se poco c’è da destinare a determinate spese di natura produttiva è giusto che si raccolgano le indicazioni di chi ritiene di dare un parere favorevole all’aumento della tariffa. Conclude facendo presente di avere avuto l’impressione che nel corso del dibattito sono stati lanciati dei messaggi subliminali che hanno aperto delle brecce speranzose da parte di un opposizione radicale che da qualche tempo viene fatta all’Amministrazione. Invita pertanto il Sindaco, nel momento in cui si dovesse trovare in difficoltà di confrontarsi con la città e non con una componente dissidente del Consiglio per ragioni legate alle poltrone.     

Bruzzaniti: Ritiene che la questione affrontata, che riguarda la gestione dei rifiuti solidi urbani, possa essere annoverata tra quelle più delicate e spigolose che siano state affrontate in questo periodo dall’Amministrazione, che oggi è chiamata a discutere su un problema che ha coinvolto e coinvolge tantissimi comuni italiani. Per quanto riguarda i debiti pregressi derivanti da tale gestione, ritiene che questi siano derivanti da una gestione poco oculata da parte della società d’ambito, forse avallata anche dalla mancata vigilanza di chi avrebbe dovuto controllare. Fa presente comunque che il problema va affrontato e conseguentemente trovata una soluzione, anche se questa  non è felice per la nostra città. Ritiene comunque che sia compito dell’Amministrazione affrontare il problema e prendere una decisione immediata e risolutiva. Ritiene inoltre che le possibili soluzioni percorribili siano il dissesto finanziario e l’aumento della TARSU. Per quanto riguarda il dissesto finanziario rileva che questo comporterebbe lo scioglimento del Consiglio Comunale, della Giunta e del Sindaco con la nomina di un commissario che dovrà tentare di porre dei rimedi alla situazione creatasi con l’aumento di tutte le aliquote alla quota massima prevista dalla legge, con l’eliminazione di tutte le fasce di esenzione per tutti i servizi a domanda individuale,  con la perdita di efficacia di tutti i contratti di lavoro a tempo determinato stipulati dall’ente che riguardano i PUC e con l’inesorabile travolgimento per mancanza di risorse finanziarie di tutti i progetti e di tutti i servizi in compartecipazione. Nel caso invece dell’aumento della TARSU, che ritiene essere la soluzione più interessante, fa presente che questa non sarebbe certo una boccata d’aria per la città pur essendo il male minore rispetto al precedente. Aggiunge però che con l’aumento della TARSU, la cui percentuale non dovrà essere superiore al 40%, si potrà garantire il regolare svolgimento del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti e si potrà provvedere a determinare, in contraddittorio con l’ATO CL1, tutte le misure possibili per pervenire alla diminuzione dei costi del servizio. Contemporaneamente si potrà provvedere ad elaborare un nuovo regolamento in materia, in maniera tale da assicurare agevolazioni, riduzioni ed esenzioni in favore delle famiglie, indire una nuova gara d’appalto per la raccolta dei rifiuti solidi urbani al fine di ridurre i costi ed incentivare la raccolta differenziata, avviando anche il recupero delle somme derivanti dall’evasione. Ribadisce quindi che l’aumento della TARSU rappresenta il male minore e dichiara che il gruppo Diversi Insieme è solidale con il Sindaco e la Giunta per la scelta che prenderanno a malincuore, ma comunque nell’interesse dei cittadini. 
Entra il Consigliere Middione (ore 23,40)

Dierna: Ritiene che nel corso della seduta ci sia stata una bella discussione, portata avanti con toni pacati ma con molta determinazione su un argomento così serio e importante per la città. E’d’accordo con quanto affermato dal consigliere Nicosia nel suo intervento e chiede al Sindaco di trasmettere immediatamente alla Procura della Repubblica gli eventuali atti illeciti che esistessero, così come è stato richiesto per la cooperativa Solaris. Per quanto riguarda l’intervento del capo gruppo Lo Valvo, ritiene che questi abbia fatto una proposta saggia, in quanto può essere facile dai banchi dell’opposizione accusare la maggioranza, facendo discordi demagogici. In questo senso ritiene che un opposizione costruttiva per la città dovrebbe portare ad avanzare proposte serie al fine di aiutare l’amministrazione a tassare meno possibile le tasche dei cittadini. Per quanto riguarda l’intervento del Consigliere Rinaldi, osserva che questi ha posto una problematica seria in ordine alla modifica del regolamento al fine di tassare di meno i cittadini. Conclude facendo presente che la proposta dei “volenterosi” era seria e lanciata per provocare il Consiglio Comunale. Ritiene infatti che si debbano provocare le discussioni sui problemi importanti della città. Rappresenta infine che il gruppo ICS intende prendere il volo in questa consiliatura e nessuno gli potrà tarpare le ali e così anche la città ha bisogno di volare e il Sindaco rappresenta la novità politica della città.        

Fiaccabrino: Evidenzia che i lavori del Consiglio Comunale si fanno tutti i giorni dell’anno, con la costante presenza e con le proposte che vengono fatte all’interno delle Commissioni. Ritiene che la politica sia un servizio da portare avanti anche a scapito della famiglia e del lavoro. Afferma di avere appreso dagli organi di stampa che ci sono Consiglieri che possono portare avanti proposte valide, ma assurgendo però a paladini di qualcosa che non esiste. Fa presente che gli atti si fanno in Consiglio Comunale e dichiara di avere avuto sempre coraggio quando ha fatto le sue scelte politiche e di prediligere le cose concrete. Dichiara infine che il PDL SICILIA non ha alcun bisogno di lanciare messaggi subliminali.                

Tricoli: Afferma  che  gli  ultimi  due  interventi  lo  hanno  indotto ad intervenire per fatto politico,
anche se ritiene necessario fare una distinzione tra lo sfogo, la caparbietà dell’intervento del Consigliere Dierna, rispetto all’improvvisazione dell’intervento del Consigliere Iacona, il quale ha parlato di messaggi subliminali additando chi in un anno è stato sempre presente.   

Presidente: Come già concordato nella conferenza dei capi gruppo, ricorda che non avrebbero dovuto essere fatti interventi sulla persona.

Tricoli: Rappresenta che il Consigliere Iacona, rispetto all’argomento in discussione, nel suo intervento non ha detto nulla ma ha dato solo delle assoluzioni condannando il gruppo del PDL SICILIA in quanto stasera ha lanciato dei messaggi subliminali. Fa presente che il gruppo del PDL SICILIA era già nella maggioranza che ha però abbandonato già da diversi mesi. Ribadisce di essere stato chiaro rispetto ad un debito che comunque si deve pagare.  

Presidente: Rappresenta che gli accordi in conferenza dei capi gruppo erano diversi e invita pertanto il Consigliere Tricoli a concludere.   

Tricoli: Conclude l’intervento prendendo atto che l’intervento del Presidente conferma la sua convinzione di avere toccato un nervo scoperto.

Presidente: Invita  il  Consigliere  Tricoli  a  fare  queste affermazioni in separata sede, dove si può
rispondere adeguatamente.

Iacona: Ritiene che venga fatto un abuso di interventi che vengono richiesti per fatto personale, quando poi di personale non hanno nulla, ma nascondono invece il desiderio di parlare in continuazione. Chiarisce di essere un improvvisatore e dichiara di non avere mai screditato il Consiglio Comunale, poiché nell’intervista che ha rilasciato non esiste una sola parola che possa risuonare come offesa nei confronti del Consiglio Comunale. Conclude affermando di non avere alcun problema a parlare di NISSA AMBIENTE, in quanto è una persona onesta e ogni qual volta che in Consiglio Comunale ha espresso un voto, lo ha fatto poiché convinto della bontà della questione votata. Fa presente infine che se qualcuno è convinto del contrario, deve fare il suo dovere denunciando alla Procura quanto di lui a conoscenza.   

Presidente: Condivide il pensiero del Consigliere Iacona.

Sindaco: Ritiene che il dibattito in aula sia stato interessante in tutti i suoi aspetti. Senza sottacere il problema della Solaris, che vede la presenza dei lavoratori in aula, afferma che il problema in discussione riguarda l’ATO. Tra gli altri problemi che ancora aspettano una soluzione dichiara che il problema degli RMI è stato risolto. Per quanto riguarda l’ATO ribadisce che è contento di mettere le mani in tasca ai cittadini, ma incombe la data del 30 giugno. Fa presente che esiste un contenzioso che riguarda la refezione scolastica di 15 milioni di euro che andrà in discussione in Corte di Appello l’11 luglio. Rappresenta che la discussione verte su una richiesta di sospensiva e non sul ricorso che è stato già vinto. Aggiunge in questo senso che se la sospensiva verrà accolta la Regione Siciliana non dovrà pagare, mentre se la sospensiva non verrà accolta il comune di Caltanissetta si potrà presentare alla Regione Siciliana vantando un credito esecutivo esigibile di 15 milioni di euro. Rileva però che la data in cui si discuterà il contenzioso va oltre il termine consentito per decidere di aumentare la TARSU. Per quanto riguarda la Solaris, afferma che si cercherà di risolvere il problema, sempre che le spese rientrino nel budget delle risorse economiche. In questo senso fa presente che nel passato sarebbe stato necessario intervenire immediatamente senza invece rinviare il problema. Dichiara di non essere sereno nel dovere prendere la decisione di aumentare la TARSU. Conclude rappresentando quindi che l’aumento della TARSU è necessario per coprire l’anno 2010, perché ciò permetterebbe un intervento per pagare il debito pregresso. Conseguentemente non verrà acceso alcun mutuo per pagare la TARSU attuale. Riguardo NISSA AMBIENTE ricorda che uno dei soci è la Procura per il semplice fatto che in seguito all’emissione di un provvedimento, le quote di un privato sono state affidate all’Autorità Giudiziaria. Ribadisce che si batterà perché venga fatta una nuova gara, in quanto solo una riduzione dei costi consentirà di non intaccare le tasche dei cittadini, anche in considerazione del fatto che ci saranno sempre meno trasferimenti dallo Stato e dalla Regione. Conclude auspicando che al più presto venga rinnovato il Consiglio di Amministrazione dell’ATO.

Presidente: Non essendo stato richiesti ulteriori interventi da parte dei Consiglieri, dichiara chiusa la discussione dell’argomento.

Bellavia: Alla luce della serietà con la quale è stato trattato un problema di tale importanza, ritiene opportuno chiedere una breve sospensione di 10 minuti per condividere tra tutte le forze politiche presenti in aula un documento da porre poi in votazione. Aggiunge che tale documento potrebbe essere un atto propedeutico a ciò che la Giunta si appresta nell’immediato a dovere mettere in atto per iniziare e programmare la soluzione del problema. 

Presidente: Pone pertanto in votazione la proposta del Consigliere Bellavia di sospensione di 10 minuti dei lavori consiliari.

Tricoli: Per  dichiarazione  di  voto  rappresenta  che  il  gruppo  del  PDL  SICILIA  ritiene  che  la
discussione che era stata prevista investiva solamente l’esame del problema legato al debito nei confronti dell’ATO Ambiente. Ritiene quindi che per quanto riguarda la discussione inserita all’ordine del giorno, questa sia stata completata con l’intervento di tutti i gruppi politici presenti in aula. Dichiara pertanto il voto sfavorevole alla proposta di sospensione al fine di completare la trattazione dell’ultimo argomento all’ordine del giorno.  

Scalia: Interviene per attenzionare due aspetti. Il primo aspetto riguarda l’ordine procedurale, in quanto era stato chiesto dall’opposizione se era chiuso l’argomento ATO. In seguito alla risposta affermativa del Presidente si è iniziato a discutere il successivo punto all’ordine del giorno e relativo alla Comunità Santa Brigida. Aggiunge che a questo punto è stata avanzata la richiesta di sospensione proposta dal Consigliere Bellavia che ha fatto però riferimento al punto precedentemente trattato. Rileva pertanto che la richiesta è inusuale dal momento che si era già in trattazione del punto successivo posto all’ordine del giorno. Chiede pertanto che il Segretario Generale si esprima sulla legittimità di tale sospensione. Il secondo aspetto riguarda il merito della questione. In questo senso rileva che l’atto dovrà essere predisposto dalla Giunta ed il Consiglio Comunale ne entrerà nel merito successivamente.      

Favata: Rileva che ci sono delle regole in politica che vengono regolarmente disattese. Si complimenta con il Sindaco e con la Giunta per la presenza massiccia in aula. Ritiene però che se ci fosse stata la volontà di discutere un ordine del giorno, del quale peraltro non si ha contezza, sarebbe stato opportuno che venisse presentato prima per fare un Consiglio Comunale sulle linee guida che l’ordine del giorno proponeva all’Amministrazione. Aggiunge che correttezza politica impone che anche una sospensione dei lavori vada quanto meno discussa tra i consiglieri per evitare che si vengano a creare simili situazioni imbarazzanti. Ritiene che sia opportuno discutere sulla volontà di non stoppare i lavori del Consiglio e sia opportuno discutere su un probabile rinvio del Consiglio perché all’ordine del giorno è posto il problema della Comunità Santa Brigida. Chiede pertanto al Consigliere Bellavia di ritirare la proposta di sospensione e contestualmente trovare un accordo per rinviare i lavori del Consiglio. Conclude che si potrebbe immaginare una discussione ad hoc sull’argomento posto all’ordine del giorno. Propone pertanto di rinviare i lavori del Consiglio Comunale.       

Presidente: Si complimenta con il Consiglio Comunale per avere saputo districarsi nelle pieghe di una discussione importantissima e per avere avuto un comportamento consono e professionale, nel massimo rispetto per i Consiglieri e la Giunta. Rappresenta che ci sono due proposte delle quali una di sospensione del Consigliere Bellavia ed un’altra di rinvio del Consigliere Favata. Chiede al Consigliere Favata di volere formalizzare la proposta di rinvio dei lavori.   

Favata: Dal  momento  che  è  desiderio  di  tutti  che  il  Sindaco  sia  presente  in  occasione  della
trattazione dell’argomento relativo a Santa Brigida, ritiene che sia opportuno che venga richiesto al Sindaco quando potrebbe essere disponibile per essere presente in aula. Ricorda inoltre che un Consiglio Comunale che vede la mancanza degli uffici è scarno e difettoso, specie in occasione della trattazione dell’argomento della Comunità Santa Brigida, per la quale è necessario richiedere chiarimenti che solo gli uffici possono fornire. 

Averna: Fa presente che la proposta di sospensione era stata avanzata per verificare se fossero presenti gli estremi per discutere un documento che riguarda l’ATO. Ritiene pertanto che sia opportuno procedere con la votazione. 

Presidente: Pone in votazione la proposta del Consigliere Bellavia di sospensione dei lavori consiliari per 10 minuti.

Lo Valvo: Si  lamenta  del  fatto  che  pur  avendo  richiesto  la  parola  prima  che  venisse chiuso il
 dibattito, non gli è stata concesso di intervenire. Ad ogni buon conto rappresenta che era sua intenzione intervenire per proporre una sospensione dei lavori consiliari, così come peraltro già richiesto dal Consigliere Bellavia. 
Escono i Consiglieri Zummo, Speciale e Firrone (ore 00,50)

Presidente: Chiarisce che prima di chiudere la discussione sull’argomento, ha richiesto se c’erano dei Consiglieri che avevano manifestato l’intenzione di intervenire. Pone pertanto in votazione la proposta del Consigliere Bellavia di sospensione per 10 minuti dei lavori consiliari per la formalizzazione di un possibile documento che riguarda l’ATO. Prima di procedere però con la votazione fa presente che è necessario procedere con la nomina degli scrutatori. Propone pertanto per tale ufficio i Consiglieri Mazzè, Favata e Fiaccabrino.
Il Consiglio Comunale APPROVA all’unanimità. 

Presidente: Pone pertanto in votazione per appello nominale la proposta di sospensione come già formulata precedentemente.
Il Consiglio Comunale con l’astensione di n.1 Consigliere (Territo Giuseppe), il voto favorevole di n.14 Consiglieri (Rinaldi Calogero, Nicosia Gianluca, Bellavia Calogero,  Averna Sergio, Bruzzaniti Gianluca, Alù Michele, Lo Valvo Ugo, Mazzè Ritalba Graziella, Aiello Oscar, Lovetere Michelangelo, Falzone Ilario, Middione Pasquale Giorgio, Turco Massimiliano e Campisi Davide) ed il voto contrario di n.10 Consiglieri (Scalia Angelo Antonio, Ricotta Filomena, Iacona Sergio Giovanni, Margherita Vito,  Fiaccabrino Alfredo, Montagnino Leyla, Licari Silvano, Dierna Felice, Tricoli Lorenzo e Favata Antonio) APPROVA la proposta di sospensione per 10 minuti dei lavori consiliari.

Presidente: In conseguenza dell’esito della votazione, alle ore 01,00 sospende i lavori consiliari per 10 minuti.

Alle ore 01,55 il Presidente, assistito dal Segretario Generale Dott. Eugenio Alessi, procede all’appello dei consiglieri comunali, dal quale risultano presenti n.25 consiglieri (Rinaldi Calogero, Scalia Angelo Antonio, Nicosia Gianluca, Ricotta Filomena, Iacona Sergio Giovanni, Bellavia Calogero, Margherita Vito, Territo Giuseppe, Averna Sergio, Bruzzaniti Gianluca, Alù Michele, Fiaccabrino Alfredo, Montagnino Leyla, Licari Silvano, Lo Valvo Ugo, Mazzè Ritalba Graziella, Dierna Felice, Aiello Oscar, Lovetere Michelangelo, Falzone Ilario, Tricoli Lorenzo, Middione Pasquale Giorgio, Turco Massimiliano, Favata Antonio e Campisi Davide) e assenti n.5 consiglieri (Adornetto Calogero, Zummo Calogero, Speciale Sergio Maria, Rizza Riccardo e Firrone Giuseppe).    

Presidente: Comunica che dalla sospensione dei lavori esce fuori un documento. Fa presente però che c’è una proposta avanzata dal Consigliere Favata di rinvio dei lavori consiliari. Chiede pertanto al Consigliere Favata di formalizzare la richiesta di rinvio.  

Favata: Chiede che i lavori consiliari vengano rinviati al 1° luglio 2010 alle ore 18,30.

Presidente: Fa presente che la proposta di rinvio si potrà votare solo dopo la lettura del documento che è stato presentato alla Presidente del Consiglio. Chiede pertanto che venga data lettura del documento per poi passare alla votazione della proposta del Consigliere Favata di rinvio dei lavori consiliari al 1° luglio 2010 alle ore 18,30.

Nicosia: Dà lettura del documento che è stato redatto nel corso della sospensione e che di seguito si riporta:

“OGGETTO: Servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti per il Comune di Caltanissetta
I sottoscritti Consiglieri Comunali del Comune di Caltanissetta

Premesso

- che il corretto svolgimento del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani è un servizio fondamentale per la civiltà di una comunità e che la sospensione od interruzione del predetto servizio comporta gravi conseguenze in termini di sicurezza ed igiene e salute pubblica;
- che, invero, la tematica di cui in oggetto ha sempre costituito un grave problema per il Comune di Caltanissetta;
- che la Regione Siciliana con una serie di note e di circolari ha precisato che fino alla data di costituzione degli SRR (che sostituiranno le Società d'ambito) i Comuni rimangono responsabili di attivarsi per scongiurare situazioni di pericolo per l'igiene e la sanità pubblica;
- che i Comuni, quindi, non solo devono garantire la copertura integrale dei costi del servizio di gestione integrata dei rifiuti, ma rimangono impegnati anche (ai sensi dell'art. 21, comma 17, L.R. n. 19/2005) sussidiariamente nei confronti dell'ATO;
- che, inoltre, ai sensi della nota prot. n.18077 del 20.05.2010, emessa dall'Assessorato Regionale dell'Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità, i Comuni devono provvedere all'accertamento delle percentuali di copertura dei costi di gestione del servizio;
- che con nota prot. n. 111 del 03.06.2010 il Commissario Straordinario ad acta dell'ATO CL1, nominato dalla Regione Siciliana, ha comunicato che i debiti del Comune di Caltanissetta nei confronti della predetta Società d'ambito per gli anni 2005-2007, ammontano ad € 9.962.000,00;
- che, l'art. 45, comma 9 della L.R n.11/2010 (finanziaria regionale), prevede che "Ai comuni che, alla data di entrata in vigore della presente legge, abbiano assicurato l'integrale pagamento dei costi dei servizi ricevuti al 31 dicembre 2009 per la raccolta, il trasporto e smaltimento in discarica dei rifiuti solidi ed urbani, è destinato, per il triennio 2010/2012, come indicatore premiale, il 50% delle somme complessive annualmente previste a titolo di premialità nel fondo unico delle autonomie locali, ai sensi del comma 2 dell'articolo 76 della legge regionale 26 marzo 2002, n.2”;
- che il costo della gestione del servizio è sempre andato aumentando negli anni passando da € 11.139.800,76 per l'anno 2007 ad € 11.091.912,94 per l'anno 2008, ad € 11.797.750,28 per l'anno 2009;
- che, per quanto concerne l'anno 2010, con note prot. n.961 del 23 febbraio 2010 e prot. n 23641 del 09.04.2010 il Comune di Caltanissetta, aveva richiesto all'ATO CL1 di riorganizzare il servizio diminuendo i costi;
- che, ciononostante, dopo mesi di incontri finalizzati all'analisi dettagliata delle singole voci che costituiscono i costi, con nota prot. n. 2214 del 22.06.2010, l'ATO CL1 ha comunicato che il costo generale del servizio per il Comune di Caltanissetta ammonta ad €12.362.815,18, invitando il Comune di Caltanissetta a provvedere all'aumento della TARSU, già per la copertura del costo per l'anno 2010;
- che tale budget è superiore al budget 2008, anno di riferimento ai fini dell'ultima  determinazione tariffaria, di € 1.270.902,24;
- che la differenza tra la previsione del costo complessivo ed i ruoli TARSU ammonta ad €.4.430.630,12, ma che di fatto - non considerando le entrate straordinarie pari ad €.1.000.000,00
- il deficit strutturale tra costi e ricavi che il Comune di Caltanissetta dovrebbe coprire per la gestione ordinaria del servizio è pari a €.5.430.630,12;
- che la situazione complessiva del bilancio comunale non consente il reperimento di tali ingenti risorse, che si vanno ad aggiungere al debito vantato dall'ATO per gli anni precedenti;
- che tali circostanze, unitamente ai tagli dei trasferimenti ai Comuni che saranno disposti nelle finanziarie già anticipate dallo Stato e dalla Regione ed ai minori trasferimenti che la Regione Siciliana erogherà al Comune di Caltanissetta a causa dell'accesso al Fondo delle Autonomie locali effettuato dall'Ente in adesione a preciso invito del Commissario ad acta e finalizzato all'ATO CL1, in mancanza di una manovra finanziaria comporterebbero il dissesto dell'Ente;
- che, in caso di dissesto:
1. tutte le aliquote dei tributi locali (addizionale comunale IRPEF, ICI, TARSU, ecc.) andrebbero al massimo previsto dalla legge;
2.  tutti i servizi a domanda individuale (refezione scolastica, asili nido, ecc.) vedrebbero abolite le fasce di esenzione e di agevolazione ed i relativi costi dei servizi dovrebbero interamente essere coperti dagli utenti;
3. tutti i contratti di lavoro a tempo determinato stipulati dall'Ente perderebbero la loro efficacia;
4. tutti i servizi in compartecipazione e tutti i progetti verrebbero inesorabilmente travolti dalla mancanza di risorse finanziarie.
-   che per scongiurare detto pericolo ed assicurare la copertura del costo del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, sia per l'anno in corso che per gli anni a venire, nonché per potere accedere al massimo del finanziamento regionale erogabile per il ripiano dei debiti pregressi, appare inevitabile provvedere all'aumento della TARSU;
-   che tale misura dovrebbe essere effettuata improcrastinabilmente entro la data del 30.06.2010 e non si ravvede la possibilità giuridica e temporale di provvedere attraverso la modifica del vigente regolamento comunale della Tassa smaltimento rifiuti;
-  che, tuttavia, il citato regolamento all'art. 8 prevede la possibilità che il Sindaco, previa delibera autorizzativa della Giunta Municipale possa incrementare la tariffa media;
Tanto premesso e considerato,
impegnano  l'Amministrazione Comunale:
a) a provvedere a garantire il regolare svolgimento del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti e la igiene e salute pubblica;
b) a provvedere a determinare, in contraddittorio con l'ATO Ambiente CL1, tutte le misure possibili per addivenire ad una diminuzione dei costi del servizio;
c) a provvedere, in ogni caso a garantire, nelle more, l'integrale copertura del costo, anche attraverso l'aumento della TARSU, finalizzato esclusivamente alla copertura del costo del servizio;
d) a provvedere immediatamente ad elaborare un nuovo regolamento in materia, in maniera da assicurare agevolazioni, riduzioni ed esenzioni in favori delle famiglie;
e) indire tempestivamente un nuovo bando di gara per la raccolta dei RSU al fine di ridurre i costi del servizio;
f) incrementare la raccolta differenziata prevedendo delle premialità;
g) mettere in atto ogni azione e/o provvedimento amministrativo volto a chiedere la sostituzione dell'attuale management societario scaduto nell'agosto del 2009;
h) porre in essere ogni forma e o strumento atto a recuperare l'evasione della TARSU; i) conferimento dei R.S.0 in discariche più vicine al capoluogo ovvero studiare l'apertura di nuove discariche;
j) a utilizzare l'eventuale introito del credito vantato nei confronti della regione per la refezione scolastica in diminuzione dei debiti nei confronti dell'ATO.”.

Favata: Nelle more della distribuzione delle copie dell’ordine del giorno, contrariamente a quanto richiesto precedentemente in ordine alla data del rinvio dei lavori consiliari, propone il rinvio dei lavori consiliari a giorno 9  luglio 2010 alle ore 18,30.

Presidente: Comunica che appena verrà effettuata la votazione del documento si procederà con la votazione della proposta di rinvio dei lavori. Comunica che è stato preannunciato un altro ordine del giorno, per cui chiede ad uno dei Consiglieri proponenti di procedere con la lettura dell’altro ordine del giorno.

Licari: Riteneva che  per il  dibattito che si è avuto nel corso della seduta meritasse una conclusione
diversa da quella che i Consiglieri della maggioranza si apprestano a prefigurare. Ribadisce che ci si rende conto della difficoltà di amministrare in momenti così difficili e si da atto al Sindaco di essersi presentato in aula per spiegare le motivazioni relative a quanto in discussione, improntate, però, sul terrore di un catastrofismo legato ad eventuali scenari, che si ritiene ingiustificato, attesi i possibili altri interventi legati al recupero di parte dell’evasione e dell’elusione, alla possibilità di ridurre i costi del servizio anche per l’utilizzo di siti più vicini e alla possibilità di recuperare la somma di 15 milioni di euro legata al contenzioso già vinto e relativo alla refezione scolastica. Fa presente che attraverso l’ordine del giorno, del quale darà lettura, si desidera che il Consiglio Comunale si confronti con delle possibili alternative, che non siano solo quelle del dissesto o dell’aumento della TARSU. Dichiara che non si può accettare che il Consiglio venga ricattato in quanto posto di fronte a queste due sole alternative e aggiunge che si dovrebbe vergognare chi ha posto la questione in questi termini. Ritiene infatti che ci siano possibili alternative da ricercare. In questo senso afferma che è stato chiesto alla Giunta di portare il bilancio in Consiglio Comunale perché si decida insieme dove potere intervenire per ridurre e recuperare le somme necessarie. Dà, quindi, lettura dell’ordine del giorno che di seguito si riporta:

“Considerata la grave emergenza causata dal debito dell’ATO rifiuti, la cui risoluzione viene dal Commissario dell’ATO addebitata al comune di Caltanissetta e rinviando all’ampio dibattito tenutosi in questo Consiglio Comunale per le motivazioni, i sottoscritti Consiglieri danno all’Amministrazione comunale il seguente indirizzo.
Pur non essendo aprioristicamente e pregiudizialmente contrari all’aumento della TARSU per superare la suindicata emergenza, si chiede alla Giunta Comunale di considerare prioritariamente le seguenti possibilità :
1)      Individuare in bilancio i possibili tagli in grado di reperire le somme, circa due milioni di euro, che integrati alla TARSU potrebbero coprire il 100% del costo del servizio;
2)      Mantenere l’attuale livello dei servizi essenziali; welfare e scuola in primo luogo;
      3)   Riservare ai capitoli relativi alla copertura del debito tutte le somme non impegnate e/o destinate per spese non differibili e infrazionabili, ivi compresi incarichi ad esperti e consulenti esterni.”.  

Sindaco: Interviene per chiarire in primo luogo che se la copertura finanziaria negli anni precedenti fosse stata del 100%, oggi non si discuterebbe di debiti. In secondo luogo rileva che il bilancio non è stato portato e non poteva essere portato in Consiglio Comunale, in quanto l’ATO ha modificato svariate volte il suo budget di richiesta. Per quanto riguarda l’aumento della TARSU rappresenta che l’atto è ascrivibile esclusivamente alla Giunta per raggiungere un riequilibrio di bilancio. Aggiunge che in ordine alla discussione sull’ATO che era posta all’ordine del giorno, è stato richiesto il motivo per il quale si stanno facendo determinate operazioni ed è stata data risposta esaustiva. Ribadisce che l’aumento della TARSU è legato alla prossima scadenza del 30 giugno e sarà aumentata solo al fine di pareggiare i conti del servizio.    

Favata: Ritiene che dalle dichiarazioni del Sindaco si potrebbero ritirare entrambi gli ordini del giorno presentati, in quanto c’è stata un’assunzione di responsabilità chiara. Rileva ancora una volta la mancanza degli uffici in un momento così delicato, poiché alcune problematiche legate al bilancio avrebbero potuto essere chiarite per dare alla politica soluzioni diverse. Ritiene che sia necessario determinare con precisione l’ammontare percentuale dell’aumento e se è possibile stornare delle somme da altri capitoli del bilancio per ridurre la capacità di indebitamento del comune e intaccare in misura minore i cittadini.

Scalia: Ritiene che ancora si è in tempo per ricondurre il discorso sui giusti canali per trovare il senso positivo di tutto il lavoro prodotto. Rileva però che già la stesura dell’ordine del giorno così completo fa capire che ci sia stato, in maniera preventiva e subdola, un tentativo di strumentalizzare la seduta odierna. Nel merito della problematica, prende atto che il Sindaco ha dichiarato che interverrà entro il 30 giugno in quanto dovrà comunque garantire il 100% della copertura del servizio, intervenendo però su un’unica voce, rappresentata dalla TARSU, in una percentuale che riterrà opportuno variare. Ritiene però che questo sia un discorso monco e riduttivo poiché si vuole agire su un’unica voce, quando dalla discussione emersa in aula sono sortite tante altre possibili soluzioni. Aggiunge che in maniera unanime il Consiglio abbia dato un’indicazione comune e relativa al fatto di cercare di evitare che la voce TARSU incida pesantemente sulle tasche dei cittadini. Fa presente che questo può essere fatto solo agendo sul bilancio. Rileva che i Consiglieri Licari e Averna nei loro interventi hanno rappresentato la stessa. Ritiene che non sia piacevole l’atteggiamento prevaricatorio che vuole imporre soltanto un punto di vista, poiché se è questo l’atteggiamento che si vuole portare aventi, la responsabilità politica rimarrà solo in capo al Sindaco. Conclude affermando che su problemi del genere debba essere cercata una condivisione. In questo senso aggiunge che l’ordine del giorno presentato dai gruppi di maggioranza crea invece una frattura. Invita pertanto il Sindaco a fare la sua proposta politica, che la dove verrà ritenuta valida verrà votata o emendata, ma sempre nell’interesse della città.      

Tricoli: Conferma l’atto di stima nei confronti del Sindaco che si sta assumendo una responsabilità ben precisa, nel momento in cui afferma che non esistono altre soluzioni rispetto all’aumento della TARSU. Afferma di essere preoccupato per la mancanza di una visione completa di questo ordine del giorno, rispetto alle proiezioni di aumento che non sono allegate. Ritiene che l’ordine del giorno avrebbe potuto essere condiviso da tutti in maniera serena, così come sereno e pacato è stato il dibattito e in questo senso ribadisce la necessità che il Consiglio esprima un documento condiviso, perché altrimenti è certo che si riproporranno gli episodi delle bollette bruciate. E’ noto a tutti che comunque si dovrà apportare un ritocco alla TARSU. E’ d’accordo con quanto affermato dal Consigliere Scalia nel suo intervento, in ordine al fatto che gli ordini del giorno sono superati rispetto alle assunzioni di responsabilità assunte in aula. Ritiene pertanto che si debbano ritirare entrambi ovvero procedere con la redazione di un unico atto da condividere. Conclude l’intervento registrando un atteggiamento di totale chiusura con il quale si vuole imporre la legge del più forte e affermando che il gruppo del PDL SICILIA si rimette alla volontà democratica dell’aula che sarà chiamata a votare entrambi gli ordini del giorno.        

Ricotta: Ritiene che sia giusto che il Consiglio Comunale esprima un unico documento e in questo senso si rivolge ai Consiglieri di maggioranza per cercare di trovare una soluzioni comune. Comprende la posizione del Sindaco, ma ritiene che un aumento indiscriminato della TARSU potrebbe portare di nuovo al verificarsi degli episodi incresciosi del passato. Chiede al Presidente una sospensione dei lavori per riformulare un unico documento condiviso da tutti.  

Fiaccabrino: Afferma che il Sindaco è stato chiaro nel definire questo come un momento di grande difficoltà economica per la città. Aggiunge che lo stesso ha inoltre esplicitato in maniera molto chiara i punti sui quali intende intervenire. Non comprende pertanto quale necessità possano avere i gruppi di maggioranza nel volere impegnare il Sindaco, se questi ha già detto che nei limiti del possibile farà di tutto perché si abbia il minimo aumento possibile della TARSU. Ritiene che sia necessario, per come è stato già detto, spalmare le responsabilità su tutto il Consiglio, che peraltro se le vuole assumere. Invita pertanto tutti i Consiglieri firmatari dell’ordine del giorno, che rappresenta un atto di scarsa fiducia nei confronti del Sindaco, a trovare una sintesi che porti alla redazione di un unico documento.     

Margherita: Afferma che esistano anche altre soluzioni rispetto a quelle che sono state prospettate durante il periodo della sospensione e che sono rappresentate o dal dissesto  o dall’aumento della TARSU. Proprio per questo fa presente che è stato presentato un altro documento che al punto 3) prevede la possibilità di Riservare ai capitoli relativi alla copertura del debito tutte le somme non impegnate e/o destinate per spese non differibili e infrazionabili, ivi compresi incarichi ad esperti e consulenti esterni”, anche se ritiene che all’interno del bilancio possano essere trovate altre somme che non riguardino soltanto gli incarichi ad esperti o a consulenti esterni. Concorda quindi con quanto affermato nel suo intervento dal capo gruppo del PD, Consigliere Scalia e dichiara che del documento presentato dai gruppi di maggioranza, non può accettare che siano i Consiglieri a chiedere l’aumento della TARSU, in quanto questa dovrebbe essere un’indicazione dell’Amministrazione.       

Nicosia: Nelle more che si cerchi di trovare la possibilità di redigere un documento unico, interviene per puntualizzare che attraverso l’ordine del giorno proposto, l’Amministrazione viene impegnata non soltanto a dirigersi verso un aumento della TARSU, che sarebbe lo strumento confacente a colmare il servizio reso oggi per la raccolta dei rifiuti, ma anche a trovare altre soluzioni, come la riduzione dei costi e l’iscrizione a credito dalla Regione Siciliana della somma presunta oggetto del contenzioso già vinto dal comune.  Precisa che detta somma, che ammonta a 15 milioni di euro, potrebbe alleviare molte delle sofferenze dei cittadini. Aggiunge che l’ordine del giorno presentato, che non indica alcuna percentuale di aumento della TARSU, è un atto di indirizzo nei confronti dell’Amministrazione. Conclude l’intervento  augurandosi che l’intervento reso dal Sindaco possa trovare compimento nell’immediato, soprattutto in vista della scadenza fissata nel 30 giugno e che tutto il Consiglio Comunale possa aderire alle indicazioni proposte. 

Presidente: Si augura che sull’argomento si possa trovare un punto di equilibrio.
Escono i Consiglieri Iacona e Dierna (ore 03,25)

Favata: Ritiene che in questo momento in aula la politica cominci a scarseggiare, poiché vede un arroccamento nelle posizioni. Ricorda a molti consiglieri che nel 1999 fu votata all’unanimità l’addizionale comunale. Considerato che non si intravedono possibilità di dialogo, chiede che vengano posti in votazione i documenti.  

Presidente: Fa presente che il tentativo di porre in essere un documento unico è stato esperito. Aggiunge che il Consiglio Comunale cerca di fare il massimo per raggiungere, con le proprie diversità e attraverso un confronto, un obiettivo che possa rappresentare l’elemento finale di un ragionamento politico. Pone pertanto in votazione per appello nominale il primo ordine del giorno, avente per oggetto “servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti per il comune di Caltanissetta”, presentato dai gruppi di maggioranza in Consiglio.  
Il Consiglio Comunale con l’astensione di n.1 Consigliere (Territo Giuseppe), il voto favorevole di n.14 Consiglieri (Rinaldi Calogero, Nicosia Gianluca, Bellavia Calogero, Averna Sergio, Bruzzaniti Gianluca, Alù Michele, Lo Valvo Ugo, Mazzè Ritalba Graziella, Aiello Oscar, Lovetere Michelangelo, Falzone Ilario, Middione Pasquale Giorgio, Turco Massimiliano e Campisi Davide) ed il voto contrario di n.8 Consiglieri (Scalia Angelo Antonio, Ricotta Filomena, Margherita Vito, Fiaccabrino Alfredo, Montagnino Leyla, Licari Silvano, Tricoli Lorenzo, e Favata Antonio) APPROVA l’ordine del giorno.

Pertanto,

IL CONSIGLIO COMUNALE


VISTA l'Ordine del Giorno presentato dai gruppi di maggioranza in Consiglio;
VISTI i pareri favorevoli espressi a margine ai sensi della L.R. 48/91 di recepimento tra l’altro della legge 142/90 e art.12 L.R. 30/2000;
VISTO il parere favorevole espresso dal collegio dei revisori espresso in data ___________;
Con voti espressi per Appello Nominale così riassunti:
Presenti                 23
Favorevoli            14
Contrari                  8
Astenuti                  1
Esito                FAVOREVOLE

D E L I B E R A

 

Di approvare l'Ordine del Giorno presentato dai gruppi di maggioranza in Consiglio.

Presidente: Pone, pertanto, in votazione per appello nominale il secondo ordine.

Tricoli: Per dichiarazione di voto rappresenta che è stata persa una grossa occasione e prende atto dell’atteggiamento di assoluta chiusura di alcuni Consiglieri della maggioranza.    

Favata: Prende atto che sarebbe bastato cassare un piccolo periodo per trovare il consenso di tutti. Ritiene che questa sia una brutta pagina, determinata da un errore politico. Conclude l’intervento facendo presente che esprimerà voto contrario anche rispetto al secondo ordine del giorno.

Margherita: Concorda in parte con il ragionamento del Consigliere Favata in quanto effettivamente sperava che si potesse arrivare alla redazione di un documento comune. Fa presente che incontrando i cittadini rappresenterà che si è cercato in tutti i modi di trovare soluzioni alternative per evitare di arrivare all’aumento della TARSU che è penalizzante per i cittadini. Aggiunge che a supporto presenterà il documento che ci si sta apprestando a votare, rispetto al quale già dichiara di esprimere il voto favorevole.  

Licari: Afferma di essere rammaricato dall’Amministrazione in quanto mai come in questa occasione le sue aspettative sono rimaste deluse sul piano politico. Ritiene che si sia voluto perseguire una strada più difficile, che porterà il Sindaco ad assumersi delle responsabilità. Conclude l’intervento dichiarando il voto favorevole all’ordine del giorno che si andrà a votare.

Fiaccabrino: Ritiene che non possano essere ascritte delle responsabilità alla Giunta che questa volta è stata molto chiara. Prende atto che per quanto verificatosi in aula si è sancita la rottura tra i gruppi consiliari e prossimamente dovrà essere affrontato in aula il problema del bilancio, all’interno del quale dovrà essere inserito proprio l’aumento della TARSU. Conclude affermando di condividere quanto detto dalla Giunta ma di non condividere la mancanza di dialogo, che va ricercato sempre e non solo quando non si è in grado di controbattere con gli altri gruppi consiliari. 
Esce la Consigliere Ricotta (ore 04,00)  

Presidente: Esaurita la serie degli interventi, pone, pertanto, in votazione per appello nominale il secondo ordine del giorno presentato dall’opposizione.
Il Consiglio Comunale con l’astensione di n.1 Consigliere (Territo Giuseppe), il voto contrario di n.15 Consiglieri (Rinaldi Calogero, Nicosia Gianluca, Bellavia Calogero, Averna Sergio, Bruzzaniti Gianluca, Alù Michele, Lo Valvo Ugo, Mazzè Ritalba Graziella, Aiello Oscar, Lovetere Michelangelo, Falzone Ilario, Middione Pasquale Giorgio, Turco Massimiliano, Favata  Antonio e Campisi Davide) ed il voto favorevole di n.6 Consiglieri (Scalia Angelo Antonio, Margherita Vito, Fiaccabrino Alfredo, Montagnino Leyla, Licari Silvano e Tricoli Lorenzo) NON APPROVA l’ordine del giorno.

Pertanto,

IL CONSIGLIO COMUNALE


VISTA l'Ordine del Giorno presentato dai gruppi di opposizione in Consiglio;
VISTI i pareri favorevoli espressi a margine ai sensi della L.R. 48/91 di recepimento tra l’altro della legge 142/90 e art.12 L.R. 30/2000;
VISTO il parere favorevole espresso dal collegio dei revisori espresso in data ___________;
Con voti espressi per Appello Nominale così riassunti:
Presenti                 22
Favorevoli              6
Contrari                15
Astenuti                  1
Esito               SFAVOREVOLE

 

D E L I B E R A

 

NON APPROVARE l'Ordine del Giorno presentato dai gruppi di opposizione in Consiglio.













































 Presidente del Consiglio Comunale
F.to: Giuseppe Territo

Il Consigliere Anziano                                                                                  Il Segretario Generale

 F.to: Calogero Rinaldi                                                                                 F.to: Eugenio Alessi

 


CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE

Si attesta che la pubblicazione della presente deliberazione avviene dal . . . . . . . . . . . . . . . . al . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

per gg. 15 consecutivi.

Caltanissetta, lì . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .



Ufficio di Ragioneria

Bilancio 2010
Tit.                  Serv..           Int.
Oggetto dello Stanziamento:


Somma  Stanz. €
Somma  Agg.   €
Somma  Ded.   €
Somma  Defin. €
Pagamenti Fatti €
Imp.  Preced. €
Spesa Deliberata €
Rimanenza Disponibile . . . . . . .€

Il Ragioniere


E’ copia conforme all’originale che
si rilascia per uso amministrativo


Caltanissetta, lì ________________


Il Funzionario

                        __________________________



Atto esecutivo per decorrenza termini di pubblicazione

Caltanissetta, lì                                                                                                                   Il Responsabile