Salve amici, questo post è dedicato all'edizione 2011 dell'Arbor day- Costruiamo il giardino della legalità, che si è tenuto a San Cataldo. presso il quartiere Santa Fara, (per come si vede nelle foto).
Nel corso della manifestazione si sono piantumati dodici alberi tipici della macchia mediterranea tra frassini, carrubi e roverelle, in un luogo abbandonato da più di 50 anni.
Questo progetto prevede di intitolare ogni albero a un eroe della legalità e di affidarlo e/o farlo adottare da una associazione di volontariato per persegue finalità di legalità e antimafia.
Questo progetto prevede di intitolare ogni albero a un eroe della legalità e di affidarlo e/o farlo adottare da una associazione di volontariato per persegue finalità di legalità e antimafia.
E, magari uno schiaffo morale alla amministrazione che ha ridotto in quelle condizioni il quartiere, compresa l’adiacente villetta.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiM243GAwnOcoA0M-oQ-g9AO04-B_YSx18poSLdJOkPr3mDG-C7Oic4y96K1khNX8g0-3rHxjd_h31yOavXNJa6vQDeFo0OFKfsHHsDiVZyUqieA-t1ITMlcJij-91HLEfhgPY26_1L2nPP/s320/IMG00145-20110403-1131.jpg)
Andiamo ai fatti:
Appuntamento con i componenti della scorta, Angelo, Conny, Giancarlo e Giovanni (l’ultimo sarei io), davanti alla posta centrale di Caltanissetta ore 09:45.
Arrivati nel quartiere di Santa Fara a San Cataldo l’immagine, che si vedeva, era di un abbandono totale degli spazi pubblici, in particolare una piccola villetta dove le erbacce e macchia mediterranea cresce rigogliosa in uno spazio di circa 300 metri quadri di totale abbandono.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_GMS-lvtjDvZDoeMGhQYaaREWoEUNOD6WVNYTVDtmSaUCwbgocVFnanDia6NZNOroFb5z5QLVAHLEhi-7rp8ecpIDRwoy69XBErLuxu6nmn3F6Jg_i3xvq_ke0CYu5_DPx8YWhiOU1wfR/s320/IMG00146-20110403-1131.jpg)
Io onestamente non avevo capito che dovevamo bonificare la zona estirpando erbacce e piantare gli alberelli, ma pensavo di ritrovarmi in una manifestazione dove ci dovevano essere gli amministratori, cittadinanza al completo e banda musicale, una manifestazione in pompa magna.
Ma niente di tutto questo.
Sorridenti , i componenti dell’iniziativa ci hanno invitato a prendere pala e zappa e ci anno invitati al lavoro.
Devo dire che, almeno personalmente io, insieme ad Angioletto e Conny non abbiamo fatto nulla, tranne l’incitamento al nostro referente collega che ci ha girato l’invito, mi riferisco a Giancarlo, che preso, forse, e credo alla sprovvista anche lui, si è armato di buona pazienza e di zappa e, si è messo a zappare la terra.
Giancarlo, uomo coerente, che non si tira indietro a nulla, denudato dei suoi vestiti sembrava delle braccia rubate alla agricoltura.
La mattinata e passata tra battute, incitamenti agli operatori e la scelta dell’alberello che la nostra associazione si doveva piantare e prendere in carico.
Penso che Giancarlo abbia lavorato anche per noi tre, che non potendo dare una mano per motivi di “schiena, allergia, e minchiate varie”, ci siamo limitati a scegliere l’alberello di CARRUBE, forse per la sua bellezza estetica o forse perché io in quel momento mi trovavo vicino all’alberello,(le carrube agli asini piacciono tanto) , e visto che il buco per piantarlo lo ha fatto Giancarlo, è venuto fuori il titolo di questo post, “u sceccu, u carrubbu e u pirtusu di Giancarlu”. (u sceccu sarei io, u carrubbu è l’alberello, e u pirtusu di Giancarlo è la buca che ha fatto e penso anche il rompersi lo stesso per realizzarlo), devo dire che l’idea è stata di Conny che si è improvvisata fotoreporter della giornata.
Devo precisare che ad coadiuvare i lavori, avevamo il nostro esperto del fare nulla, il Dott. Angelino che, per come si vede nella foto, indossava un guanto in lattice , che aveva per raccogliere a suo dire bottiglie di plastica dal terreno incolto, ma alla fine si è limitato a fare il tecnico archiTETTOnico del paesaggio, apprezzando lo stesso in tutte le sue “forme” .
Ringrazio gli amici Sancataldesi per l’iniziativa presa e mi scuso da parte mia e penso dei colleghi scansa fatiche, e ringrazio Giancarlo per aver lavorato anche per noi.
Spero in futuro di rimediare all’iniziativa magari organizzandomi fisicamente e mentalmente, ma una cosa è certa, ci prenderemo cura del nostro albero piantato e cercheremo di farlo crescere sano e robusto, segno di vita in mezzo, alle sterpaglie.
ho letto il blog!!!
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