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venerdì 5 novembre 2010

l'impero finirà?


 Ma io mi domando e dico: l'esistenza di una loggia....comunemente chiamata < LOGGIA P2 > è notizia comune a tutti i cittadini d'Italia?;
Ma io mi domando e dico: il Cav.Dott.Mass.Putt.Onor. Silvio Berlusconi cosa aveva a che fare con la loggia?;
Questa non vuole essere una inchiesta, ma ciò che leggerete sono fatti di cui tutti i giornali ne hanno parlato, mi raccomando di leggere con cautela, sono esonerati dal leggerlo, le signore in stato di gravidanza, i cardiopatici, i minori di anni 18, gli ipertesi, quelli del PDL, e tutti quelli che si chiamano Silvio e non superano il metro e cinquanta.
L’esistenza di una loggia massonica coperta, denominata "Propaganda 2", emerge nel marzo del 1981 quando, indagando sul caso Sindona, i magistrati di Milano, Turone e Colombo, sequestrano molti documenti nella villa e negli uffici aretini di Licio Gelli, grande maestro della massoneria, un personaggio dal passato quanto mai ambiguo.Tra quei documenti una lista di 953 nomi, per lo più di esponenti politici, alti ufficiali, personaggi del mondo economico e uomini dei servizi segreti, tutti raccolti in una loggia segreta, potente strumento di intervento nella vita del Paese. Licio Gelli ed alcuni suoi consulenti avevano anche stilato un "piano di Rinascita Democratica" che, attraverso il controllo dei mass media, mirava alla normalizzazione dei sindacati, al controllo della magistra- tura e al rafforzamento in senso autoritario del potere istituzionale.La Loggia P2 si delinea così come un potere parallelo forse addirittura in grado di promuovere e gestire la strategia della tensione, mirata a minare la struttura democratica del Paese. Il dubbio che a tutt’oggi rimane è che in realtà quella che è stata scoperta è soltanto una parte, la meno influente, della loggia e che il potere cospirativo ed occulto della massoneria riservata sia continuato negli anni.

 
Il numero di tessera della P2 assegnata al Cavalier Berlusconi è: tessera 1816, codice E.19.78, gruppo 17, fascicolo 0625, data di affiliazione 26 gennaio 1978.

Nella relazione finale della Commisione parlamentare d’inchiesta sulla loggia P2 si legge: "...alcuni operatori (Genghini, Fabbri, Berlusconi) trovano appoggi e finanziamenti al di la’ di ogni merito creditizio...". Le due grandi banche, infatti, che danno credito a Berlusconi sono la Banca Nazionale del Lavoro e il Monte dei Paschi di Siena, dove durante gli anni ‘70 la P2 e’ piu’ attiva. Il Monte dei Paschi concede tra il ‘70 e il ‘79 70 miliardi di mutui fondiari a Berlusconi a tassi fra il 9 e il 9,5%.
Nel 1990 la corte d’appello di Verona denuncia Silvio Berlusconi con la seguente motivazione: "...Ritiene il collegio che le dichiarazioni dell’imputato non corrispondano a verita’. In sostanza infatti secondo il Berlusconi la sua definita adesione alla P2 avvenne poco prima del 1981 e non si tratto’ di vera e propria iscrizione, perche’ non accompagnata da pagamenti di quote appunto di iscrizione, peraltro mai richiestegli.
Nel 1990 la Corte d'appello di Venezia condanna Silvio Berlusconi per aver giurato il falso davanti ai giudici, a proposito della sua affiliazione alla loggia massonica P2.
Nell'1989 (ma pensate che fortuna!!!) c'era stata un'amnistia che estingue il reato.


Quando Silvio Berlusconi dice di non essere mai stato condannato dice una CAZZATA grande come una casa!: Di fatto quella sulla falsa testimonianza riguardo la P2 resta una condanna, anche se graziata da un amnistia precedente!
Quando Gelli parla di Berlusconi, è lapidario: "Ha preso il nostro Piano di rinascita e lo ha copiato quasi tutto", dichiara all'Indipendente nel febbraio 1996. Il Piano di rinascita democratica era il programma politico della P2. Fu sequestrato all’aeroporto di Fiumicino nel sottofondo malamente camuffato di una valigia di Maria Grazia Gelli, figlia di Licio, che stava tornando in Italia da Nizza. Il documento è databile attorno al 1976. Dopo averli fatti rinvenire, Gelli ha avuto cura di introdurre nuovi elementi di confusione precisando, nel giugno del 1984, che il Piano di rinascita non è mai esistito. Esso era solo un insieme di appunti che dovevano servire da scaletta per una serie di articoli e relazioni. "Non era altro – dirà lo stesso Gelli - che un'esposizione sullo stato della nazione, lecita per qualsiasi cittadino che voglia esprimere il suo punto di vista sull'andamento generale del paese". Sta di fatto che, rileggendo oggi questo piano, esso risulta profetico. Prevede, infatti, di "usare gli strumenti finanziari per l'immediata nascita di due movimenti l'uno sulla sinistra e l'altro sulla destra". Tali movimenti "dovrebbero essere fondati da altrettanti club promotori". Nell'attesa, il Piano suggerisce che con circa 10 miliardi è possibile "inserirsi nell'attuale sistema di tesseramento della Dc per acquistare il partito". Con "un costo aggiuntivo dai 5 ai 10 miliardi" si potrebbe poi "provocare la scissione e la nascita di una libera confederazione sindacale". Per quanto riguarda la stampa, "occorrerà redigere un elenco di almeno due o tre elementi per ciascun quotidiano e periodico in modo tale che nessuno sappia dell'altro"; "ai giornalisti acquisiti dovrà essere affidato il compito di simpatizzare per gli esponenti politici come sopra". Poi bisognerà: "acquisire alcuni settimanali di battaglia", "coordinare tutta la stampa provinciale e locale attraverso un'agenzia centralizzata", "coordinare molte tv via cavo con l'agenzia per la stampa locale", "dissolvere la Rai in nome della libertà d'antenna"; "punto chiave è l'immediata costituzione della tv via cavo da impiantare a catena in modo da controllare la pubblica opinione media nel vivo del Paese". La giustizia va ricondotta "alla sua tradizionale funzione di equilibrio della società e non già di eversione". Per questo, è necessaria la separazione delle carriere del pubblico ministero e dei giudici, "l'istruzione pubblica dei processi nella dialettica fra pubblica accusa e difesa di fronte ai giudici giudicanti", la "riforma del Consiglio superiore della magistratura che deve essere responsabile verso il Parlamento". Molto è già stato realizzato. Per il resto si vedrà. Che fine hanno fatto gli altri "fratelli" di loggia? Alcuni hanno fatto proprio una brutta fine. Sindona, dopo essere stato condannato per l'omicidio di Giorgio Ambrosoli, è morto in carcere, per una tazzina di caffè al veleno. Il suo successore nella finanza d'avventura, Roberto Calvi, tessera numero 1624, ha gettato la più grande banca italiana, il Banco Ambrosiano, nelle braccia della P2 che gli ha sottratto un fiume di miliardi e lo ha fatto finire in bancarotta; alla fine, il 18 giugno 1982, è stato trovato penzolante sotto il ponte dei Frati neri, a Londra. Mino Pecorelli, tessera 1750, giornalista in contatto con i servizi segreti, direttore di Op e piduista anomalo che voleva giocare in proprio, è stato crivellato di colpi nella sua automobile, il 20 marzo 1979.


Fatta questa premessa, consultando il dizionario della lingua italiana, alla voce «dittatura» precisa: «La situazione data dall’accentramento, in via straordinaria e temporanea, di tutti i poteri in un solo organo, monocratico o collegiale».
Analizziamo la situazione odierna dell’Italia per verificare o meno se sussistano i presupposti per parlare di dittatura.

Il Dott. Cav. PresDelCons Silvio Berlusconi è:

- L’UOMO PIÚ RICCO D’ITALIA

- PRESIDENTE IN CARICA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Controlla l’intero governo italiano

- MINISTRO IN CARICA DEL TESORO , DELL'ECONOMIA, DELLE FINANZE
Le partecipazioni dirette (cioè il controllo vero e proprio) del Ministero delle Finanze e dell’Economia sono le seguenti:
Alitalia (62,33%), Enel (50,63%), ENI (20.32%), Finmeccanica (32,30%), ANAS (100%), ARCUS (100%), Cassa depositi e prestiti (70%), Cinecittà Holding (100%), Coni Servizi (100%), Consap (100%), Consip (100%), ENAV (100%), EUR (100%), Ferrovie dello Stato (100%), Fintecna (100%), GRTN (100%), Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato (100%), Italia Lavoro (100%), Patrimonio dello Stato (100%), Poste Italiane (65%), RAI Holding (100%), SACE (100%), Sicot (100%), SOGESID (100%), SOGIN (100%), Sviluppo Italia (100%), FIME (71,8%), SEAT (0,1%)

- PROPRIETARIO DELLA FININVEST
Le partecipazione private della Fininvest sono le seguenti:
Elettronica Industriale (diffusione del segnale Tv), Telecinco, Mediaset, Publitalia, Pebliespana, Rti, Videotime, Mondadori, Einaudi, Electa, Le Monnier, Sperling & Kupfer, Medusa, Pagine Italia, Hopa, Mediolanum, Albacom, Milan calcio,  

In pratica:

Il Dott. Cav. PresDelCons Silvio Berlusconi controlla i tre principali canali televisivi privati attraverso Mediaset (controllata dalla sua Fininvest), e controlla i tre canali nazionali pubblici attraverso la Rai Holding Spa (controllata dal suo Ministero del Tesoro). Con la sua nuova legge sulle Telecomunicazioni, denominata «Legge Gasparri», potrà eleggere il Direttore e il Presidente della Rai, Radio Televisione Italiana!

Il Dott. Cav. PresDelCons Silvio Berlusconi controlla il 100% della pubblicità delle tre reti private nazionali attraverso Publitalia (controllata dalla sua Fininvest), e controlla il 100% della pubblicità delle tre reti pubbliche nazionali attraverso la Rai Holding Spa (controllata dal suo Ministero del Tesoro).

Il Dott. Cav. PresDelCons Silvio Berlusconi controlla il 100% della squadra Milan calcio Spa attraverso la sua Finivest e controlla il 100% del Coni Servizi Spa attraverso il Ministero del Tesoro

Il Dott. Cav. PresDelCons Silvio Berlusconi controlla il 65% delle Poste Italiane Spa attraverso il suo Ministero del Tesoro e ha accesso a 14mila sportelli postali attraverso Mediolanum (controllata dalla sua Fininvest)

Il Dott. Cav. PresDelCons Silvio Berlusconi controlla il 100% di Cinecittà Holding Spa attraverso il suo Ministero del Tesoro e controlla il 100% di Medusa film (controllata dalla sua Fininvest)
MA IO MI DOMANDO E DICO:
QUESTO ACCENTRAMENTO TEMPORANEO E STRAORDINARIO DI POTERI (POLITICO, LEGISLATIVO, ECONOMICO, MEDIATICO, PUBBLICITARIO, CALCISTICO) NELLE MANI DI UNA SOLA PERSONA SODDISFA LA DEFINIZIONE DATA DAL DIZIONARIO DELLA LINGUA ITALIANA A PROPOSITO DI DITTATURA...

Ma io mi domando e dico: ma l'Italia è una monarchia o una Repubblica
Ma io mi domando e dico: l'impero finira?

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