Visualizzazioni totali

lunedì 20 dicembre 2010

era il 31 gennaio 2007 lettera di Veronica Lario al giornale La Repubblica. "PROFEZIA DELLA DONNA DEL POTERE?"



 Salve amici, questo post è dedicato ad una donna che ha accompagnato l'uomo del  Potere per circa venti anni, Veronica Lario.
Moglie di Silvio Berlusconi, ha scritto una lettera nel gennaio del 2007, indirizzata al direttore del giornale La Repubblica.
Ieri sera vedendo una bella trasmissione su LA7  (ndp niente di personale), ho scoperto una splendida Monica Guerritore intervistata da un'altrettanto splendido conduttore Antonello Piroso.
Un programma alla quale si fanno 9 domande già pre confezionate,  una di queste nove domande, era indirizzata alla vicenda dell'invito da parte di Michele Santoro a Monica Guerritore per leggere la lettera della Lario ad anno zero.
Monica Guerritore ha spiegato che il SI all'invito di Santoro, è scaturito dopo che il giornale Libero diretto da Belpietro ha messo in prima pagina la foto di Veronica Lario con un seno di fuori.
"(Questa foto risale agli albori di Veronica Lario ad una recita teatrale dove si narrava la storia di un marito orgoglioso di sua moglie, ed era tanto orgoglioso che, fidandosi ciecamente della moglie, voleva far partecipe i suoi amici della bellezza della compagna.
Ad un certo punto l'attore scopre per circa tre secondi il seno della moglie, per farlo vedere ma si accorge che gli amici da quel momento avevano cambiato atteggiamento, vedendo la moglie, ed il marito, in modo diverso.
Da quel momento il marito è diventato pazzo di gelosia").
Vedete amici, non ci sono giustificazioni a permettere ad un giornale di rispondere all'indomani della lettera di Veronica Lario con una prima pagina dove lei mostra il seno, <è un fotogramma di tre secondi dove ci sono stati più di 3 atti di spettacolo puro e casto>.
Ma colpo di scena all'indomani che Monica Guerritore ha interpetrato, Veroni Lario ad anno zero, il solito giornale titolava a prima pagina:
 
Libero: Il lato B.di Monica Guerritore.
<mettendo in mostra la foto con il vero lato b della guerritore.(vedi foto)>
Altra pagina poco galande per respingere l'attacco all'imperatore.
A distanza di quasi 3 anni rileggendo la lettera mi viene in mente, 
< ma questa è pura PROFEZIA?> sono una ventina di righe, dove riassume il comportamento di un marito infedele ed inresponsabile.
Rileggetela con calma come ho fatto io, riscoprirete i fatti di oggi.
 ma io mi domando e dico: questo piccolo uomo, avrà mai avuto rispetto per le donne?;
ma io mi domando e dico: questo piccolo uomo, avrà mai rispettato la moglie, madre dei suoi figli?;
ma io mi domano e dico: chi è causa del proprio male pianga se stesso.


Egregio Direttore,
con difficoltà vinco la riservatezza che ha contraddistinto il mio modo di essere nel corso dei 27 anni trascorsi accanto ad un uomo pubblico, imprenditore prima e politico illustre poi, qual è mio marito. Ho ritenuto che il mio ruolo dovesse essere circoscritto prevalentemente alla dimensione privata, con lo scopo di portare serenità ed equilibrio nella mia famiglia. Ho affrontato gli inevitabili contrasti e i momenti più dolorosi che un lungo rapporto coniugale comporta con rispetto e discrezione. Ora scrivo per esprimere la mia reazione alle affermazioni svolte da mio marito nel corso della cena di gala che ha seguito la consegna dei Telegatti, dove, rivolgendosi ad alcune delle signore presenti, si è lasciato andare a considerazioni per me inaccettabili: " ... se non fossi già sposato la sposerei subito" "con te andrei ovunque".

Sono affermazioni che interpreto come lesive della mia dignità, affermazioni che per l´età, il ruolo politico e sociale, il contesto familiare (due figli da un primo matrimonio e tre figli dal secondo) della persona da cui provengono, non possono essere ridotte a scherzose esternazioni. A mio marito ed all´uomo pubblico chiedo quindi pubbliche scuse, non avendone ricevute privatamente, e con l´occasione chiedo anche se, come il personaggio di Catherine Dunne, debba considerarmi "La metà di niente". Nel corso del rapporto con mio marito ho scelto di non lasciare spazio al conflitto coniugale, anche quando i suoi comportamenti ne hanno creato i presupposti. Questo per vari motivi: per la serietà e la convinzione con la quale mi sono accostata a un progetto familiare stabile, per la consapevolezza che, in parallelo alla modifica di alcuni equilibri di coppia che il tempo produce, è cresciuta la dimensione pubblica di mio marito, circostanza che ritengo debba incidere sulle scelte individuali, anche con il ridimensionamento, ove necessario, dei desideri personali. Ho sempre considerato le conseguenze che le mie eventuali prese di posizione avrebbero potuto generare a carico di mio marito nella sua dimensione extra familiare e le ricadute che avrebbero potuto esserci sui miei figli.


Questa linea di condotta incontra un unico limite, la mia dignità di donna che deve costituire anche un esempio per i propri figli, diverso in ragione della loro età e del loro sesso. Oggi nei confronti delle mie figlie femmine, ormai adulte, l´esempio di donna capace di tutelare la propria dignità nei rapporti con gli uomini assume un´importanza particolarmente pregnante, almeno tanto quanto l´esempio di madre capace di amore materno che mi dicono rappresento per loro; la difesa della mia dignità di donna ritengo possa aiutare mio figlio maschio a non dimenticare mai di porre tra i suoi valori fondamentali il rispetto per le donne, così che egli possa instaurare con loro rapporti sempre sani ed equilibrati.

RingraziandoLa per avermi consentito attraverso questo spazio di esprimere il mio pensiero, La saluto cordialmente.

(31 gennaio 2007)

Nessun commento:

Posta un commento