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mercoledì 27 ottobre 2010

io non ”c’entro” e tu?.


Oggi mi va di parlare di un argomento che mi sta molto a cuore ……  ho dato lì la collocazione fisica per non cadere nel volgare dicendo che mi sta sulle palle.
Incominciamo nel dire che oggi parliamo di GDO, comunemente chiamata GRANDE DISTRIBUZIONE ORGANIZZATA.
Si signori la grande distribuzione, cioè gli ipermercati o centri commerciali, i rapinatori autorizzati.
Mi prendo tutte le responsabilità di quello che dico ma uno dei mali della nostra economia sono i grandi gruppi  food e nofood  che ci stanno portando al collasso economico.
Allora spighiamo bene cosa intendo ,  Il centro commerciale nasce secondo criteri che prevedono un progetto ed in seguito una gestione unitaria. È solitamente gestito da una società a cui le diverse imprese commerciali, che mantengono una propria autonomia, hanno dato in gestione le strutture e le politiche commerciali e promozionali comuni. Questi centri sorgono allo scopo di concentrare in un unico spazio un considerevole numero di attività commerciali, così da offrire al consumatore un'ampia gamma di beni e servizi a cui accedere senza compiere lunghi spostamenti.
I centri commerciali, così come vengono abitualmente intesi al giorno d'oggi, nascono per essere a misura di automobilista e si collocano solitamente in aree caratterizzate da elevata accessibilità veicolare e trasportistica (quasi sempre nelle periferie delle città). Questo modello è inizialmente sorto negli Stati Uniti, dove per la prima volta si è creato lo scenario urbanistico e sociale tale da consentire/richiedere una simile soluzione, per poi diffondersi anche in altre parti del mondo. Le automobili dei clienti del centro commerciale trovano posto in ampi parcheggi esterni, spesso coperti (anche su più piani) che costituiscono parte integrante del centro.
In poche parole il decentramento cittadino. Essi inizialmente prevedono un ipermercato (più raramente un supermercato) che funge da polo d'attrazione per altri negozi di minori dimensioni  solitamente è sempre un marchio straniero che preleva somme di denaro giornaliero dalle utenze locali “ camunamente chiamati clienti”  Solitamente queste sono attività di servizi complementari all'ipermercato ci sono per esempio edicole, lavanderie, calzolai, sportelli bancari, gastronomie, agenzie viaggi abbigliamento, calzature , bar,caffetterie. ecc,ecc). tutto quello che trovi  in un normale paese o città.
Ci stiamo ritrovando in poche parole ad assistere alla chiusura dalla città in tutti i sensi.
I centri commerciali o CDO nascono quasi sempre per rapinare il comune cittadino che richiamato dalla comodità  logistica ed ambientale (parcheggio facile e tepore interno  estivo ed invernale ) .
Essi  sono aperti sempre 365 giorni l’anno domeniche e festivi compresi .
In media si va al centro commerciale per passare una giornata di svago entrando di giorno ed uscendo di sera senza accorgersi che fuori è passata una giornata, spesso chi vi entra non è consapevole di subire una rapina autorizzata da chi è rapinato, l’ambiente climatizzato la musica diffusa colori attrazioni, sono il segreto per gli acquisti. Entri per una passeggiata,esci con:
il nuovo pc per papà (era un prezzo conveniente)
la nuova aspirapolvere per la mamma (e, papà ha preso il pc)
il telefonino per la figlia (dai papà è l’ultimo modello)
ed il gioco nuovo della psp per il più piccolo (era scontato), il tutto a rate con semplice presentazione della busta paga e documento, ma siamo solo all’inizio della giornata, ma mentre che si passeggia guardando le vetrine dei piccoli negozi che all’interno sono quasi sempre vuoti di gente si fa una capatina al supermercato, grande bello invogliante,e. lì che si consuma la rapina, si la vera rapina. Senza che ti accorgi di quello che fai sei già in una pedana piena di parmigiano che sembra in offerta, ne afferri uno da 30 chili e lo metti nel carrello, fai lo stesso con le brioscine del piccolo prendi 5 ne pachi 3 in totale hai comprato 50 brioss tutti di un gusto che tuo figlio non mangerà neanche in 6 mesi ma nel frattempo scadranno. E continui così incurante di riempire il carrello ed incurante che avevi fatto la spesa 2 giorni prima al supermercato sotto casa.
Vai alla cassa e paghi 300,00 euro di spesa con carta di credito,  che solo quando arrivi a casa capisci che tutto quello che hai comprato non ti serve ad un cazzo.
Si fa sera, panino e pizzetta e, soddisfatto sali in macchina e dici a tua moglie cara oggi non abbiamo speso nulla, certo gli elettrodomestici giocattolo compreso le pagati a rate, e la spesa con la carta di credito, ma in totale   hai speso 1.000,00 euro e non te ne sei nemmeno accorto.
Questa è la rapina……!!!!!!!
Ma il vero segreto di tutto ciò è come nasce un centro commerciale.
Incominciamo a dire che quasi sempre nascono su terreni che inizialmente sono terreni rurali incolti con ulivi secolari che non servono a nessuno.
Individuato il posto il furbetto di turno con l’ausilio di qualche politicante di zona, per magia il terreno che non aveva notato nessuno negli anni diventa per terreno edificabile e prende un valore stratosferico questo è il primo passo.
Fatta la giunta comunale, fatta la concessione edilizia, pagati gli oneri di urbanizzazione  ( che sono tanti) si passa alla costruzione, veloci come la luce.
Si costruisce in maniera forsennata ti accorgi che lo anno costruito solo dopo che ci sei entrato incredulo dell’opera realizzata, sé facessero, case popolari, ospedali, scuole con questa velocità saremo un un mondo fantastico.
Il paradosso l’impresa costrutrice non è mai quasi sempre del posto quindi operai di fuori zona.
Fatto il centro commerciale è realizzato bisogna riempirlo di negozi sopra citati.
Altro escamotage, si vendono lottizzando aree di circa 30 40 metri quadri a commercianti che credono nell’investimento che chiudono il loro negozio in cerntro storico che gestiscono da anni, aprendolo lì, magari più piccolo con una clausula la  fideiussioni bancaria che vanno per 30 metri quadri costi di circa 50.000,00 euro 
( la fideiussione è un diritto di ingresso che il commerciante deve dare al centro prima di entrare non è un acquisto dello spazio ma soltano un permesso per entrare, in sostanza 50.000,00 per 100 negozi fate voi il conto lo stabile viene realizzato con i soldi di chi ci abita ma non è proprietario. In più si paga il condominio che comprende pulizia di aria comune, sorveglianza ecc. per un costo che varia dai 2.000,00 ai 4.000,00 euro mensili.
Adesso il gioco è fatto.
Ma io mi domando e dico: si può continuare a dare licenze edilizie a chi viene a saccheggiare i nostri cittadini senza nulla lasciare al territorio.
Ma io mi domando e dico: si può continuare a fare morire le nostre città decentrando la polis che vive da decenni.
Ma io mi domando e dico: sé chiudono i commercianti locali chi pagherà le tasse che servono alla comunità dato che i proventi e gli incassi dei centri commerciali sono dirottati verso altre isole felici.
Ma io mi domando e dico: sé non sarebbe meglio tassare chi deturpa paesaggi e saccheggia la popolazione , costringendo gli stessi a realizzare una scuola o villa o quando altro possa giovare alla comunità?
Ma io mi domando e dico: ha ragione la chiesa quando dice che non ci sono più le domeniche e, che il lavoratore è costretto a lavorare nelle festività non ha più libertà di culto? 
A tal proposito facciano le chiese dentro i centri.
Ma adesso alla fine vorrei spezzare una lancia a favore dei lavoratori che lavorano con contatti ccc co.co.co. dididi… 3 mesi con par time di 8 ore che usano l’auto per 30 km e sono ricattati dalla riduzione di personale.
Ma io mi domando e dico: sarebbe meglio dire basta a questa invasione commerciale che ci sta distruggendo?
Ma io mi domando e dico: nonsarebbe meglio oranizzare i commercianti locali agevolandoli e dando loro la possibilità di avere gli stessi diritti, (come aprire al domenica).
Ps: il nostro Consiglio Comunale nella seduta di lunedì 25/10/10 a approvato un’altra concessione edilizia per la costruzione di un nuovo centro commerciale.
Ma io mi domando e dico: ma non bastavano quelli che già abbiamo?
Ma io mi domando e dico: ……..io non ”c’entro” e tu?.

3 commenti:

  1. Ma io mi domando e dico: sé non sarebbe meglio tassare chi deturpa paesaggi e saccheggia la popolazione , costringendo gli stessi a realizzare una scuola o villa o quando altro possa giovare alla comunità? RISCRIVO CIO ' KE HAI SCRITTO..... TE LO RUBO PERKE?,,,,DUE MESI TRA VIA MALTA E CEFPAS A PIEDI........... UNA PANKINA PEDONALE LIBERA DA STERPAGLIE NN C'E' RISKIO FARSI METTERE SOTTO ANKE DALLE AMBULANZE DELLA LADRA ASL 2

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  2. Grande Giovanni!!!
    Paolo

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